Finisce ai domiciliari il medico di Roma al centro dello scandalo sui presunti green pass falsi. Alessandro Aveni, questo il nome del dottore che ha avuto in cura, tra gli altri, Pippo Franco, è stato arrestato nell’ambito dell’indagine che vede coinvolto anche il comico. Aveni risponde di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici, in concorso con 13 persone, e sarà sospeso dall’ordine dei medici non appena arriverà la comunicazione formale della misura a suo carico.
Secondo gli inquirenti, Aveni predisponeva false certificazioni vaccinali, in realtà mai avvenute, e ne inseriva i dati nel sistema informatico della Regione Lazio. Almeno 13 pazienti, tra i quali il comico 81enne e alcuni suoi familiari, sono riusciti, in questo modo, ad ottenere il rilascio di altrettanti green pass, finiti sotto sequestro.
I carabinieri del Nas, coordinati dalla procura capitolina, hanno scoperto, tra l’altro, che alcune delle persone indagate, nel giorno della presunta vaccinazione, si trovavano a centinaia di chilometri dallo studio del medico, situato nel quartiere Colli Albani di Roma.
Aveni avrebbe documentato una serie di somministrazioni mai effettuate: aveva a disposizione 120 dosi di siero anti-Covid, ma risulta averne effettuate 156.
Nel fascicolo è indagato un altro medico che avrebbe fatto da intermediario per i pazienti che puntavano ad avere il certificato verde senza vaccinarsi. Era lui a mettere in contatto gli interessati con il dottor Aveni, che poi avrebbe gestito l’intera pratica per ottenere il lascia passare anti-covid, senza averne i requisiti.
I green pass ritenuti falsi, posti sotto sequestro e disattivati, sono stati utilizzati per mesi, per accedere a locali e luoghi pubblici.