Viterbo, bimbo di 10 anni ucciso in casa

A togliere la vita al piccolo sarebbe stato il padre con un fendente alla gola. L'uomo è ricoverato in codice rosso, forse ha tentato il suicidio

Tragedia a Cura di Vetralla, in provincia di Viterbo, dove un bimbo di 10 anni è stato trovato morto nella propria abitazione.

Il sospetto è che a colpirlo mortalmente con un fendente alla gola sia stato il padre, 44enne polacco con precedenti, che aveva avuto il piccolo dalla ex compagna. La donna sarebbe illesa ma in stato di choc. 

Il padre ricoverato in codice rosso in ospedale

Il padre del bimbo di 10 anni ucciso nella sua abitazione a Vetralla, in provincia di Viterbo, è ancora ricoverato privo di conoscenza in codice rosso in ospedale a Viterbo. Secondo quanto apprende LaPresse dai carabinieri, non aveva ferite, si procederà con gli esami tossicologici. L’uomo, 44 anni di origini polacche, era ricoverato nei giorni scorsi in un ospedale di Roma per Covid, sono in corso verifiche per appurare se sia scappato o sia stato dimesso. Al momento non è in stato di fermo, la sua posizione è al vaglio, aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il bimbo è stato prelevato da un parente da scuola verso le 13.30 e portato a casa per aspettare la mamma, cha fa lavori saltuari. La donna, una volta rientrata verso le 15.30, ha trovato il figlio morto in camera da letto con il coltello da cucina usato per colpirlo al collo poco distante, e il padre incosciente in un’altra stanza. A dare l’allarme sono stati i vicini dopo aver sentito le urla della donna, che è stata poi portata in ospedale in stato di shock.