(LaPresse) “Non siamo in condizioni di parlare, per una serie di motivi che potete facilmente comprendere. Organizzeremo una conferenza stampa ma ci serve ancora un po’ di tempo. Stiamo lavorando e studiamo le leggi”, così l’ avvocato Cristina Pagni, uno dei legali di Aya Biran, zia paterna e tutrice legale di Eitan, il bambino di 6 anni, unico sopravvissuto della tragedia della funivia del Mottarone, rapito dal nonno materno che lo ha portato in Israele.