Terremoto ad Amatrice, Pirozzi: Rischio speculazione e infiltrazioni criminali nella riscostruzione

L'ex sindaco ha consegnato al Premier Draghi un dossier

 L’ex sindaco di Amatrice e attuale consigliere regionale del Lazio Sergio Pirozzi ha consegnato al premier Draghi il 24 agosto, in occasione del quinto anniversario del sisma, il dossier dall’eloquente titolo ‘Piatto ricco, mi ci ficco. Rischio speculazione e infiltrazioni criminali nella riscostruzione del Centro Italia’. Nel documento, pubblicato interamente in esclusiva da Il Giornale d’Italia, si sottolinea che con lo Sblocca-cantieri del 2019 è stata eliminata una clausola, pensata appositamente per impedire speculazioni, che vietava la rivendita degli edifici ricostruiti con contributi pubblici prima di 2 anni dalla fine dei lavori a soggetti diversi dal coniuge o parenti e affini entro il quarto grado, pena la decadenza dei contributi (pari al 100% dei danni) e l’obbligo di restituzione con relativo pagamento degli interessi.

 “Un numero sempre maggiore di cittadini, stretti tra l’assenza di una vera ripresa economica post-terremoto e la mancanza di pieni introiti a causa dell’emergenza sanitaria, non riesce più ad arrivare alla fine del mese, cosicché gran parte del patrimonio immobiliare dei comuni distrutti dal sisma rischia di essere messo in vendita, monetizzato causa necessità, alla mercé del miglior offerente, di affaristi e speculatori. E dietro la speculazione sovente si cela la criminalità, sempre attenta a cercare operazioni in cui ripulire il denaro sporco”, denuncia Pirozzi. Le circostanze potrebbero costituire “una ghiotta occasione per taluni, che nasconderebbe il malaffare e comporterebbe altresì, spinta da una corsa al ribasso, la perdita del valore di mercato di tutti gli immobili presenti in quei territori. Per questo vanno tutelate quelle terre, la loro specificità, la loro vocazione, nonché gli usi, i costumi e le tradizioni che portano con sé, contro ogni possibile rischio”, è opportuno “accendere un faro anche su questa vicenda dai possibili sviluppi negativi prima che sia troppo tardi e individuare possibili misure di salvaguardia”, quali il ripristino della clausola poi eliminata.