Settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, presentate le iniziative. Di Maio: “Genio universale”

Il ciclo di incontri si chiama 'Dante 700 nel mondo', oltre 500 gli eventi in programma

“Diamo oggi ufficialmente avvio a ‘Dante 700 nel mondo’. Apriamo il nostro programma di iniziative commemorative di Dante Alighieri nei cinque continenti a 700 anni dalla sua scomparsa. Le celebrazioni si inseriscono nel quadro di un anniversario fondamentale sia per la storia, sia per l’identità culturale del nostro Paese” e “la Farnesina e la sua rete nel mondo hanno in programma oltre 500 iniziative di diplomazia culturale durante l’anno”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nell’intervento introduttivo all’evento di presentazione delle iniziative della Farnesina nel mondo in occasione dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. La Farnesina partecipa alle celebrazioni con una serie di iniziative all’estero, coinvolgendo la rete delle rappresentanze diplomatiche e degli Istituti italiani di cultura. Il programma, che prende avvio a marzo in vista della ricorrenza del Dantedì (25 marzo), durerà fino alla XXI Settimana della Lingua Italiana nel mondo (18-24 ottobre), anch’essa quest’anno dedicata al Poeta (‘Dante, l’italiano’). Il programma, di oltre 500 iniziative in più di 100 sedi, include mostre di arti visive, concerti, spettacoli dal vivo, laboratori letterari, letture, podcast e una app.

“Se quello di Dante è un anniversario speciale, altrettanto speciale è il momento storico in cui lo celebriamo”, ha detto Di Maio, evidenziando che “la pandemia da coronavirus e le difficoltà connesse ci hanno imposto di ripensare radicalmente il modo di relazionarci all’altro e all’esterno così come il modo di fare cultura”. “Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni – ha proseguito – alla Farnesina abbiamo deciso di accogliere questa sfida con grande determinazione. Ringrazio i nostri operatori culturali, che con creatività hanno sfruttato al meglio le potenzialità delle tecnologie digitali. Questa situazione critica ci ha costretti a nuove soluzioni che ora portano anche benefici innovativi. Il ricorso obbligato al digitale ha ridotto le distanze permettendoci di raggiungere un pubblico più ampio e vario, ha consentito di portare molto estero a casa e molta Italia all’estero, ha modificato il nostro modo di vivere, la cultura, il viaggio, il confronto, in attesa di potere nuovamente integrare queste dimensioni quando torneremo a un nuovo normale”. Il ministro degli Esteri ha sottolineato che “questi sviluppi lasceranno un segno anche dopo la crisi, sia per la promozione culturale, sia per l’aspetto della formazione” ma che “il contesto in cui ci muoviamo non ha però modificato i punti fermi della nostra strategia di promozione integrata, che continua ad avere al suo centro la cultura” e “la celebrazione del settimo centenario della scomparsa del Sommo poeta lo dimostra”.

Le iniziative di ‘Dante 700 nel mondo’, ha spiegato Di Maio, sono state programmate dalla Farnesina “insieme alle nostre ambasciate, ai nostri consolati, agli istituti di cultura, nonché insieme al “contributo importantissimo offerto dalle nostre comunità all’estero per la promozione della lingua e della cultura italiana”. Tra queste ha ricordato la rassegna proposta dai Comites di Bruxelles e Genk e dai comitati della Società Dante Alighieri: “si tratta di un’esplorazione articolata e sfaccettata dell’opera dantesca, mediante esposizioni pittoriche, seminari, concerti ed esperienze storiche immersive”, ha detto. Sottolineando che “anche il Consiglio generale per gli italiani all’estero parteciperà alle celebrazioni dantesche, grazie a una collaborazione stretta e proficua con enti e università italiane”. Il titolare della Farnesina ha ricordato che “sono molti gli enti e le istituzioni che hanno in programma iniziative per commemorare il Sommo poeta, e proprio con il Dantedì, del 25 marzo, i riflettori saranno puntati su questa ricorrenza a livello globale”. La programmazione lanciata oggi si chiuderà idealmente a ottobre con la 21esima Settimana della lingua italiana nel mondo. “Come ogni anno, il tema portante di questa rassegna è stato scelto insieme a tutti i partner con i quali collaboriamo per promuovere la diffusione della lingua italiana nel mondo: i ministeri della Cultura, dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, il Consiglio generale degli italiani all’estero, l’ambasciata della Confederazione elvetica, l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri, la Rai. Quest’anno abbiamo scelto in modo unanime il titolo ‘Dante l’italiano'”, ha detto Di Maio.

“Dante Alighieri è un genio il cui insegnamento va oltre il tempo e i vincoli spaziali ed è capace di ispirare generazioni e culture lontane e diverse, lasciando un segno indelebile nella coscienza universale. Figure come la sua, ovunque nel mondo, simboleggiano il patrimonio culturale e storico dell’Italia, che è l’essenza del nostro soft-power. Dante, in questo senso, è un’icona del genio italiano”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nell’intervento introduttivo all’evento di presentazione di ‘Dante 700 nel mondo’, programma di iniziative della Farnesina nel mondo in occasione dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. L’opera di Dante “è testimonianza della sconfinata ricchezza del nostro patrimonio culturale, dell’eclettismo, del talento creativo che fa del nostro modo di vivere un unicum nel mondo”, ha aggiunto il ministro.