Questa mattina intorno alle 9.15 un gruppo formato da 30 persone ha lanciato uova piene di vernice verde e una rudimentale bomba carta contro la palazzina di via Lugaro 15 a Torino, nella quale sono ospitate la redazione di La Stampa e la sede torinese di Repubblica. Ne dà notizia il sito del quotidiano torinese, spiegando che dopo l’attacco sono stati lanciati alcuni volantini di rivendicazione firmati “anarchici e anarchiche”. Il blitz potrebbe essere collegato alla sentenza del processo di appello dell’inchiesta ‘Scripta manent’.
“Esprimo piena solidarietà alle redattrici e ai redattori dei quotidiani La Stampa e La Repubblica per il gesto intimidatorio subito questa mattina, quando un gruppo di anarchici ha lanciato uova piene di vernice e bombe carta contro le sedi dei loro giornali”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza del Piemonte Fabrizio Ricca. “Difendere la libertà di stampa è un imperativo per ogni democrazia che si voglia definire tale e certi gesti criminali non solo vanno condannati ma anche scongiurati – ha aggiunto – Quando la violenza politica si muove contro chi fa informazione ci riporta con il pensiero a tempi bui che nessuno vuole tornare a vedere. Mi auguro che i responsabili siano individuati dalle forze dell’ordine”.
Parole di vicinanza arrivate anche dal segretario metropolitano Pd Torino, Mimmo Carretta e dal responsabile organizzativo Pd Torino Saverio Mazza attraverso una nota congiunta: “A nome del Partito Democratico Metropolitano esprimiamo solidarietà ai dipendenti, giornalisti, alle Redazioni tutte de La Stampa e Repubblica Torino e condanniamo fermamente il gesto vile e intimidatorio di cui è stata oggetto la loro sede stamane”.
“Grave e inaccettabile l’azione violenta messa in atto a Torino contro le redazioni di Repubblica e Stampa. Nel condannare, senza se e senza ma, l’episodio, ricordo che la libertà di stampa è uno dei cardini della nostra democrazia, sancito all’articolo 21 della Costituzione”. Lo scrive su Twitter Andrea Martella, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.