Torino, 5 set. (LaPresse) – Il lieve recupero del mercato italiano di agosto non basta a salvare l’estate 2020, che per il turismo rimane una stagione da dimenticare. È quanto emerge dalle stime elaborate da Cst Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base dei dati forniti da un campione di 1.975 imprenditori della ricettività in tutta Italia. Nel trimestre giugno-agosto le presenze nelle strutture ricettive ufficiali in Italia si sono fermate a 148,5 milioni, oltre 65 milioni in meno rispetto al 2019 (-30,4%), con un calo più forte nell’alberghiero (-32,6%) rispetto all’extralberghiero (-27,5%). A pesare il crollo peggiore delle attese (-65,9%) della domanda estera: sono sparite due presenze straniere su tre. Aumentano, invece, i turisti italiani (+1,1%), ma solo nell’extralberghiero (+5,5%). Il calo degli stranieri è avvertito più dall’alberghiero (-70%) che dall’extralberghiero (-61%), e coinvolge soprattutto i turisti extra-Ue; restano tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, austriaci e britannici.