Il presidente della Repubblica alla maratona 'Quale futuro': "serve l’animo della sensibilità giovanile sgombro da pregiudizi"
"Si avverte una diffusa voglia di futuro. Nessuno meglio delle giovani generazioni può interpretarla. La pandemia ha colpito duramente nelle società di tutto il mondo. E questo richiama la responsabilità di tutti nell’adoperarsi per prospettive migliori". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento alla maratona 'Quale futuro'. "A una società provata, e disorientata, per scrivere una nuova pagina, serve l’animo della sensibilità giovanile sgombro da pregiudizi. Serve la loro curiosità, il loro entusiasmo. La condizione giovanile è sinonimo di futuro ma questa espressione non basta a individuare i fenomeni complessi che la caratterizzano. Rischia, persino, di essere fuorviante se dovesse distrarre dall’urgenza del presente che siamo chiamati a vivere. Perché mai come oggi è vero che il futuro è qui, è già cominciato" ha aggiunto Mattarella.