Asti: caporalato tra le vigne aggravato dal razzismo, arrestate 3 persone

37 lavoratori di origine africana venivano sfruttati con salari minimi e turni estenuanti

Avevano organizzato un servizio di manodopera nell'astigiano a bassissimo costo – continuamente richiesto dal territorio durante la stagione della vendemmia – da cui traevano enormi profitti sfruttando lavoratori stranieri, pressoché tutti centrafricani, che versavano in grave stato di bisogno. Arrestati dai carabinieri il presidente del consiglio di amministrazione e 2 consiglieri di una cooperativa di intermediazione di lavoro operante a Canelli, nell'astigiano. Le vittime, 37 uomini provenienti per lo più dalla Nigeria, Gambia Senegal e Mali, ricevevano, dai loro “caporali”, salari bassissimi (pari a circa 3 euro l’ora), con turni di lavoro estenuanti (in media 10 ore ininterrotte al giorno) senza alcun rispetto delle più basilari norme in materia di siscurezza del lavoro, venendo più volte umiliati e insultati.