Palermo, 23 gen. (LaPresse) – Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i carabinieri del Nas hanno dato esecuzione a un'ordinanza di arresti domiciliari emessa dal gip nei confronti di un direttore di Unità operativa complessa, di un coordinatore infermieristico e di un infermiere, tutti dipendenti di un nosocomio cittadino, nonché di un agente di commercio di protesi sanitarie, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in reato continuato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica aggravata commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio. Le indagini, condotte con servizi di osservazione e pedinamento, ispezioni e anche attraverso attività tecnica di intercettazione, hanno permesso di scoprire un’organizzazione finalizzata a perpetrare truffe ai danni del Servizio sanitario regionale mediante la falsificazione di documenti e registri di carico e scarico del materiale protesico utilizzato negli interventi di chirurgia cranica e della colonna vertebrale, in particolare dichiarando l’uso di dispositivi medici in numero notevolmente superiore rispetto a quello realmente impiantato sui pazienti nel corso degli interventi chirurgici. Inoltre, il direttore, con la collaborazione di altri medici e infermieri della sua Unità operativa, faceva bypassare ai propri pazienti privati, paganti, le liste d’attesa per gli interventi chirurgici, facendoli figurare come se avessero seguito le normali procedure istituzionali di ricovero.