Milano, 27 nov. (LaPresse) – “Vogliamo sapere se le Regioni hanno speso tali soldi messi a disposizione dallo Stato e come sono stati utilizzati i fondi – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. Gli stanziamenti erogati sono infatti immediatamente utilizzabili dalle amministrazioni, e dovevano essere usati proprio per mettere in sicurezza le aree a rischio ed evitare la devastazione del territorio registrata negli ultimi giorni in Italia”. Per tale motivo il Codacons presenta oggi un esposto a 20 Procure della Repubblica, una per oggi capoluogo di regione, chiedendo di aprire un'indagine sulle amministrazioni regionali per verificare l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal 'Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico' e, in caso di mancata attuazione degli interventi programmati dal piano, procedere nei confronti dei vertici regionali per le possibili fattispecie di concorso in disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio. Nei confronti delle Regioni che non si sono attivate per realizzare gli interventi individuati come urgenti nel piano, sostiene il Codacons, dovrà essere ritirato lo stato di emergenza concesso dal governo e i tutti i fondi connessi, mentre i cittadini delle zone coinvolte da frane e alluvioni potranno avanzare richiesta di risarcimento contro l’amministrazione regionale.
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