Ergastolo. È questa la sentenza di primo grado per Carmine, Ottavio e Roberto Spada ritenuti a capo dell'omonimo clan attivo sul litorale romano. Clan che, dopo nove ore di camera di Consiglio, è stato riconosciuto dai giudici come una vera e propria associazione mafiosa. Nell'aula bunker di Rebibbia è arivata la sentenza che sancisce pesanti condanne a un totale di 17 affiliati, cui sono stati comminati 147 anni di carcere. Sette, invece, le assoluzioni. Tra i reati contestati omicidio, estorsione, usura, oltre al traffico di stupefacenti e la gestione e il controllo di attività economiche. Il processo è partito dopo gli oltre 30 arresti del 25 gennaio 2018. Diversi cittadini in aula per ascoltare la lettura del verdetto, anche la sindaca di Roma Virginia Raggi.