Milano, 21 lug. (LaPresse) – Alla Farnesina "chiediamo un aiuto. Molte persone ci stanno aiutando, però di fatto l'elicottero non è partito. Francesco dovrà passare un'altra notte in alto. Vorremmo avere la garanzia che un elicottero parta e che abbia tutte le cure mediche di cui necessita". Così al telefono con La Presse Stefano Cassardo, il fratello di Francesco Cassardo, 30 anni, medico di Rivoli (Torino) che lavora al pronto soccorso di Pinerolo e appassionato di alpinismo, ferito gravemente dopo una caduta sul Gasherbrum VII, in Pakistan. "Venerdì con Cala Cimenti (un altro alpinista, ndr) hanno iniziato ad avvicinarsi alla cima. Ieri mi ha chiamato la moglie di Cala: 'Francesco è caduto in discesa'", aggiunge. E ancora: "Ha battuto probabilmente la testa e la schiena, muove braccia e gambe, ha detto di non vedere tanto bene. Ha perso sangue, Cala l'ha aiutato tanto e ha acquistato lucidità tanto da dire che ha bisogno di una Tac per capire se ha un versamento in testa e, nel caso, bisogna eliminarlo. Adesso è vivo e speriamo che viva fino all'arrivo dei soccorsi. Ogni minuto recuperato – sottolinea – è una possibilità in più".