Caos procure, Pasquale Grasso si dimette da presidente dell’Anm. Poniz prende il suo posto: “Enorme questione morale da risolvere”

L'annuncio nel corso dei lavori del Comitato direttivo centrale: "Vi rispetto molto più di quanto abbiate dimostrato di rispettare me"

Si è dimesso il presidente dell'Anm Pasquale Grasso. La decisione è stata annunciata nel corso dei lavori del Comitato direttivo centrale, dopo che da Area, Unicost e AeI erano intervenute a chiedere un suo passo indietro. Grasso nei giorni scorsi aveva lasciato Magistratura indipendente (MI) – la corrente più coinvolta dallo scandalo delle nomine – in polemica con la scelta di non far dimettere i consiglieri autosospesi del Csm. Ma a quanto pare la sua mossa non è bastata a sedare lo scontro interno.

Parallelamente al passo indietro di Grasso, si è dimesso da segretario di MI anche Antonello Racanelli. A sostituire il presidente dimissionario sarà Luca Poniz, ex vicepresidente Anm, pm a Milano, iscritto ad Area. Poniz è stato eletto per acclamazione.

Le parole di Grasso – "Lo faccio serenamente, dicendo no a me stesso", ha dichiarato Grasso, ricordando Pasolini: "Nel ricordo di un grande intellettuale del passato, che ricordava che i moralisti dicono no agli altri, l'uomo morale dice no a se stesso". "Vi ho ascoltato tutti. Vi comprendo e vi rispetto. Vi rispetto molto più di quanto abbiate dimostrato di rispettare me – ha sottolineato – Potrei osservare che le vostre considerazioni hanno deliberatamente trascurato la prospettiva cronologica degli avvenimenti. Potrei dolermi di convenienti fraintendimenti della mia condotta".

Le critiche di Area, Unicost e AeI – A chiedere un passo indietro di Grasso sono state Area, Unicost e Autonomia e Indipendenza. Duro l'intervento di Giovanni Tedesco (Area): "Magistratura Indipendente è chi ha chiesto a chi si era autosospeso di tornare a fare il proprio splendido lavoro. Questa è magistratura Indipendente! – ha stigmatizzato – Saremo pronti a riaccogliervi in una giunta unitaria quando il vostro gruppo e i colleghi che rappresentate saranno veramente cambiati".

Per AeI è intervenuto Francesco Valentini: "Siamo di fronte a una vicenda catastrofica. Abbiamo il tentativo di una parte politica di mettere le mani sulle procure più importanti d'Italia. Abbiamo una politica che cerca di impossessarsi degli uffici giudiziari e tendere la sua mano sull'autonomia. Abbiamo un tentativo della politica che si salda sulle ambizioni individuali. Dal presidente Anm – ha attaccato – abbiamo avuto solo una serie di distinguo, non ne avevamo bisogno. Grasso non ha saputo gestire quel momento e il momento successivo. La decisione di uscire di MI non è compatibile con il ruolo di presidente Anm".

Angelo Renna, di Unicost, infine, ha parlato "di una vera Caporetto".

Poniz nuovo presidente – "Sono molto onorato. È un grande onore ma anche un grande onere. Sono qui per rappresentare tutti. Bisogna andare fino in fondo alla riflessione politica che ci veda onesti e coraggiosi nel riconoscere che alcune cose non sono andate bene. Serve una grande responsabilità politica",ha detto Poniz, dopo l'elezione.
"C'è una gigantesca questione morale all'interno della magistratura – ha poi sottolineato -. Il fango non interessa tutti noi, io mi sento estraneo come molti di noi, ma c'è stata una degenerazione delle correnti in carrierismo. Il magistrato deve tornare a fare il suo mestiere". 

"Un pensiero di gratitudine ai colleghi di Perugia e a quelli di Roma, a tutti i magistrati che ogni giorno fanno il loro lavoro. È un mestiere di servizio, non di potere", ha aggiunto.