Amanda Knox a Modena: “Non ho profanato la memoria di Meredith. Ho paura di nuove accuse”

L'americana, assolta 4 anni fa dall'accusa di avere preso parte all'omicidio della studentessa inglese, al festival della giustizia penale: "Su di me falsità create da media e pm solo perché volevano un colpevole"

"L'Italia è diventata parte di me, nonostante la tragedia che ho vissuto, sono tornata perché lo dovevo fare. Perché sono stata invitata e una volta questo Paese per me era una casa e un giorno spero di sentirlo di nuovo così. Tanta gente pensa che io sia pazza a venire qui, mi hanno detto che sarò attaccata e che sarò falsamente accusata e rimandata in prigione". Queste le parole di Amanda Knox, assolta 4 anni fa dall'accusa di avere preso parte all'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, al festival della giustizia penale di Modena. E' la prima volta in Italia per Amanda dalla scarcerazione. "Oggi ho paura di essere molestata e derisa e incastrata e ho paura che nuove accuse mi saranno rivolte. Molti pensano che la mia presenza qui possa profanare la memoria di Meredith", aggiunge.

"Il fatto che io continui nonostante la pronuncia della Cassazione ad essere ritenuta responsabile in questo modo per il dolore dei Kercher e per i fatti di Perugia dimostra quanto possano essere potenti le narrazione false e come possono minare la giustizia, ma i media possono anche rivelare al verità. Il primo novembre 2007 un ladro di nome Rudy Guede è entrato nel mio appartamento e ha violentato e ucciso la mia coinquilina Meredith, il suo Dna è stato rilevato sul corpo e in tutta la scena del crimine, ha lasciato le impronte digitali. E alla fine è stato catturato, processato e condannato. Eppure nonostante l'attenzione ricevuta dal caso, molte persone non hanno mai sentito il nome di Guede. Questo perché la polizia e il pm e i media e il pubblico hanno concentrato la attenzione su di me. La polizia era sotto una pressione immensa che chiedeva di arrestare un colpevole. Sono stata indagata. Una decisione non basata su prove e testimonianze", prosegue la giovane.

"Ho paura che nuove accuse mi saranno rivolte per il fatto di essere qui. So che nonostante la mia assoluzione emessa in Cassazione rimango una figura controversa al cospetto della opinione pubblica, soprattutto a specialmente qui in Italia. So che molte persone pensano che io sia una cattiva, che io non appartengo a questo posto. Alcuni hanno persino affermato che io con la mia presenza ho profanato la memoria di Meredith: si sbagliano", ha detto ancora dal palco Amanda.