Novara, Leonardo morto a 2 anni: fermati madre e compagno. “Lo hanno picchiato”

La donna ha chiamato il 118 sostenendo che Leonardo fosse caduto dal lettino, ma il piccolo è arrivato in ospedale senza vita. Lui positivo alle droghe. L'accusa è di omicidio volontario pluriaggravato

Sono stati fermati venerdì sera Gaia Russo, 22 anni, la mamma del piccolo Leonardo di 2 anni morto giovedì sera all'arrivo all'ospedale a Novara, e il compagno della donna, il 23enne Nicholas Musi. L'accusa nei loro confronti è di omicidio volontario pluriaggravato.

Ad avvisare il 118 giovedì sera era stata la mamma del piccolo Leonardo, che ai soccorritori aveva detto che il figlio era caduto dal lettino e non respirava più. Il piccolo era arrivato in ospedale privo di vita. La versione raccontata dalla donna non aveva convinto gli inquirenti, che subito avevano sospettato che il piccolo fosse stato picchiato.

Nella relazione preliminare del medico legale, depositata in Procura dopo l'autopsia, sono elencate le gravi lesioni riscontrate sul corpicino del piccolo. Proprio per questo è stato disposto il fermo della e del compagno, che sentiti venerdì pomeriggio dagli inquirenti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

La sera dell'omicidio, Musi aveva assunto cocaina e cannabinoidi. L'uomo ha alle spalle alcuni precedenti per lesioni, maltrattamenti e violenza sessuale e a Biella, dove abitava fino a gennaio, era sottoposto a sorveglianza speciale. Per gli investigatori, però, non ci sono prove certe che l'uomo fosse sotto effetto di droghe quando il piccolo Leonardo è stato picchiato e ucciso. La mamma, invece, non aveva assunto alcuna droga.