Assalti a bancomat con esplosivi, in manette 29enne bolognese

L'uomo vanta un lungo curriculum criminale ed è stato coinvolto in indagini analoghe che ne hanno dimostrato la partecipazione a diversi colpi commessi con l'esplosivo

Individuato e arrestato dai carabinieri di Pontremoli un 29enne bolognese pluripregiudicato, presunto componente di un commando criminale specializzato in furti a sportelli bancomat che venivano fatti esplodere con ordigni artigianali. L'uomo, insieme ad alcuni complici, nel luglio 2018, aveva tentato di far salatre in aria uno sportello Atm nella provincia di Massa Carrara. L'operazione denominata 'Marmotta', tecnica che consiste appunto nell'inserire un ordigno all'interno degli sportelli bancomat e quindi farli saltare in aria. E' caccia agli altri componenti della banda.

L'uomo arrestato è sospettato di aver commesso con altri complici una serie di altri colpi in tutto il nord Italia, sempre con il medesimo modus operandi, ovvero con la cosiddetta tecnica della 'marmotta'. I colpi vengono solitamente messi in atto da bande specializzate che sono in grado di completare l'assalto al bancomat, spiegano gli investigatori, in un tempo che va dai 2 ai 4 minuti, causando forti esplosioni che distruggono di solito quasi completamente i locali degli istituti di credito. Gli ordigni vengono fabbricati artigianalmente in casa utilizzando polvere pirotecnica. 

Il 29enne, riferiscono i carabinieri, vanta un lungo curriculum criminale ed è stato coinvolto in indagini analoghe che ne hanno dimostrato la partecipazione a diversi colpi commessi con l'esplosivo ai danni di bancomat e distributori di carburante; nel 2011 lo stesso, dopo aver fatto esplodere un bancomat in provincia di Ferrara, insieme ad altri complici, ha tentato di travolgere nella fuga un carabiniere ad un posto di blocco e ha abbandonato un complice in fin di vita che nella circostanza era stato ferito dall'esplosione, venendo quindi indagato per tentato omicidio. L'indagato era sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma giornaliero a Bologna quando aveva tentato il colpo in Toscana dove era arrivato con altri complici, ancora da identificare, ritenuti tutti componenti di una vera e propria banda criminale. L'arrestato è stato associato al carcere di Bologna a disposizione della autorità giudiziaria e dovrà adesso rispondere dei reati di ricettazione dell'autovettura utilizzata per il furto e di tentato furto aggravato per essere stato commesso da persona travisata e portando indosso armi. Nei prossimi giorni verrà sottoposto ad interrogatorio di garanzia.