Casal Bruciato, il Papa incontra la famiglia rom: “Basta odio”. Di Maio: “Serve buon senso”

Primi denunciati per i disordini dei giorni scorsi nella periferia Est di Roma: tra questi l'uomo che urlò 'Ti stupro' alla donna nomade

Ci sono i primi denunciati per i disordini dei giorni scorsi a Casal Bruciato, periferia est di Roma, dove alcuni militanti di CasaPound con cittadini del posto hanno protestato per l'assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom. Tra i denunciati, l'uomo ripreso dalle telecamere mentre urlava "Ti stupro" a alla mamma della famiglia rom. Gli investigatori della Digos invieranno presto in procura un'informativa sui disordini di martedì e mercoledì, dopo aver visionato le tante ore di video in cui sono stati immortalati sit in e proteste.

Intanto la famiglia rom ha incontrato papa Francesco nella Basilica di San Giovanni in Laterano. "Il Papa ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà a questa famiglia e la più netta condanna di ogni forma di odio e violenza", ha spiegato il direttore 'ad interim' della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti.

E il vicepremier Luigi Di Maio ha voluto dire nuovamente la sua sul caso: "Non bisogna schierarsi, ma serve il buon senso. Ovvero se c'è un italiano che aspetta da 20 anni una casa e poi gli stranieri che vivono qui da 5 anni scavalcano gli italiani è logico che ci sia un casino. Queste sono micce che fanno scattare problemi più grandi. Io ho applicato al reddito di cittadinanza il principio è che se stai in Italia da almeno 10 anni, hai lavorato e pagato le tasse, oppure sei un cittadino stabile, allora puoi iniziare ad accedere al programma'".