LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di mercoledì 8 maggio 2019
Caso Siri, show down nel governo – Il governo è convocato questa mattina alle 9,45. Sul tavolo c'è il caso Siri, il sottosegretario indagato per corruzione (mazzetta da 30mila euro da un imprenditore dell'eolico vicino alla mafia) e per un mutuo da 600 mila euro per una palazzina a Bresso ottenuto senza garanzie. Per M5S (e anche secondo Conte) si deve dimettere, per la Lega deve restare al suo posto. Ieri, i due alleati hanno ribadito le posizioni. Di Maio ha fatto un ultimo appello a Siri ("Si dimetta") e Salvini ha detto che vorrebbe portare in Cdm la flat tax invece che dover parlare di queste "beghe". Se si vota, passa la linea M5S perché i ministri pentastellati sono in maggioranza. Alla fine , la cosa più probabile è che si voti e che Siri sia costretto a dimettersi. Ma di crisi nessuno vuol sentirne parlare. Ha detto Salvini: "Se si va al voto noi votiamo contro e loro se ne prendono la responsabilità poi andiamo avanti e continuiamo a lavorare". "Non saremo noi ad aprire la crisi – ha risposto Di Maio – Se si deve votare, si vota. Sappiamo come andrà a finire".
Dazi Usa-Cina – Arriva a Washington la delegazione cinese per la trattativa sui dazi. La guida il vicepresidente Liu He ed è un dato positivo dopo il pessimismo e le cattive notizie delle ultime 48 ore. La presenza del numero due di Xi Jinping sta a significare che i cinesi ci credono ancora e che cercheranno di portare a casa un risultato tranquillizzante per il loro commercio e per quello mondiale. Tutto è sembrato precipitare nello scorso week end quando Trump, pur confermando la trattativa (che si svolgerà domani e dopodomani) ha detto che venerdì gli Usa faranno scattare dazi dal 10 al 25% su prodotti per un valore di circa 200 miliardi di dollari. Lì per lì non si è capito bene perché. Poi il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha spiegato che i cinesi avevano cambiato idea sul testo dell'intesa. Trump, dunque, avrebbe fatto la mossa per anticipare gli avversari e porsi in una posizione di vantaggio nella trattativa. I mercati, però, si sono spaventati, le Borse sono andate giù e la trattativa comincia in un clima tutt'altro che positivo.
Salone del Libro – Comincia oggi (18,30, Piazza Montale) il Salone del Libro di Torino. L'apertura vera e propria ci sarà domani con la lezione inaugurale del filosofo Leonardo Savater dal titolo "Dov'è l'identità culturale europea?". E' la 32esima edizione e s'intitola "Il gioco del Mondo". Ma il gioco si è fatto pesante nelle ultime ore a causa della presenza della casa editrice di estrema destra vicina a Casa Pound, Altaforte, e delle dichiarazioni del suo titolare Francesco Polacchi che ha detto: "Sono fascista e nessuno me lo può impedire. Il vero problema è l'antifascismo". Regione e Comune hanno deciso di presentare un esposto contro Polacchi: "riteniamo che la sua attività professionale nel campo dell'editoria sia estranea allo spirito del Salone del libro e, inoltre, intravvedono nelle sue dichiarazioni pubbliche una possibile violazione delle leggi dello Stato". Ma anche l'antifascismo si è diviso perché molti hanno deciso di abbandonare il Salone mentre altri ritengono che sarebbe sbagliato lasciare campo ai fascisti. Una situazione molto tesa che mette il Salone sotto i riflettori ma che lo immerge in un clima tutt'altro che facile.
Giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa – Si festeggia oggi in tutto il mondo la giornata della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa le due più grandi organizzazioni internazionali del volontariato che interviene in soccorso di chi soffre, rischia di morire o si trova in difficoltà. Si tratta di un movimento tra i migliori che l'Uomo abbia saputo creare e che dura nel tempo. "Questa è la giornata dei volontari – ha scritto per l'occasione il Commissario straordinario alla Cr Francesco Rocca – un giorno in cui in tutto il mondo, 98 milioni di persone, 150 mila in Italia, sotto l’emblema della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, dicono a tutto il pianeta che i Sette Principi su cui la nostra organizzazione si basa sono quanto di più attuale ci sia". I sette princìpi sono: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità.
Champions League – Si gioca questa sera (Amsterdam Johan Cruiff Arena, ore 21) la seconda semifinale di ritorno di Champions League tra Ajax e Tottenham. Negli occhi di tutti gli appassionati c'è ancora l'incredibile partita di ieri sera con il Liverpool che è riuscito a ribaltare il Barcellona: 4-0 dopo lo 0-3 dell'andata con il pubblico di Anfield Road e i giocatori che cantano tutti insieme "You'll never walk alone". Questa sera ci prova l'Ajax dei giovani che, all'andata, a Londra, ha vinto 1-0 con un gol di Van de Beek, ma con gli inglesi non è mai chiusa. Ecco le probabili formazioni: Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui, De Ligt, Blind, Tagliafico; Schone, De Jong; Ziyech, Van de Beek, Neres; Tadic. All. Ten Hag. Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Verthonghen, Alderweireld, Rose; Waynama, Sissoko; Alli, Eriksen, Son; Lucas. All. Pochettino. Arbitra il tedesco Felix Brych.