Tav, Salvini a Chiomonte: “Meglio andare avanti e finirlo piuttosto che chiuderlo”

Il leader leghista ribadisce la sua posizione a favore dell'Alta Velocità: "Si può rivedere il progetto, risparmiare un miliardo, ma non si può lasciare così". Di Maio da Roma: "Spendiamo quei soldi per altre cose"

Matteo Salvini va a Chiomonte in  Valsusa a far visita ai poliziotti che da anni "difendono il cantiere della Tav". Ed è subito tensione: una cinquantina di manifestanti No Tav posizionati davanti alla centrale idroelettrica ha tentato di forzare le reti di accesso al cantiere ed è stata respinta dalle forze dell'ordine. Il vicepremier liquida la questione dei manifestanti con queste parole: "Uno può essere favorevole o contrario, ma lo fa a volto scoperto e senza lanciare molotov. Se qualcuno vuole discutere di come ridimensionare e rivedere l'opera si può discutere e i tavoli sono sempre aperti. Se qualcuno va in giro a volto coperto e con i bastoni non è un No Tav ma un cretino".

"Io sono qui non in polemica con nessuno ma per costruire. Siamo un Governo che fa squadra", ha detto Salvini al suo arrivo, rispondendo a una domanda sulle diverse posizioni in seno all'esecutivo (come è noto, l'M5S è decisamente contrario all'Alta Velocità).  "Prima si fa meglio è – ha aggiunto Salvini – Qui non ci sono ultrà del sì o del no. Non ho visto l'analisi costi-benefici, spero di vederla presto", ha aggiunto. Poi ha detto parole concilianti nei confronti degli alleati: "I Cinque stelle hanno ragione perché il progetto è partito probabilmente sovrastimato, si può controllare, si può rivedere. A occhio, non facendo la stazione di Susa, si può risparmiare un miliardo, ma ci sono 25 km di tunnel scavati sotto la montagna: io ritengo sia più utile spendere soldi per finirlo che per riempirlo. Sospendere e riempire i buchi aperti costa di più che andare avanti". E ancora: "Si stanno facendo tanti tunnel nelle Alpi. Tutti stanno andando avanti, noi saremmo gli unici che si fermano. Si completi questa incredibile ed eccezionale opera pubblica di cui l'Italia dovrebbe avere vanto in giro per il mondo perché di opere così fatte ne ho viste poche". "Ci sono in ballo  – continua – 50mila posti di lavoro fra diretti e indiretti e in un momento di crisi economica rinunciarvi e mettere a rischio il lavoro delle aziende mi sembra poco sensato , quindi da domani continueremo a fare quello che abbiamo fatto con testardaggine guardando i numeri, basta che siano numeri". Infine, sui rapporti con la Francia e l'Unione Europea: "Il governo si può e si deve sedere al tavolo con il governo francese e l'Unione europea, io conto per esempio che il buon senso che dimostrerà il governo italiano porterà altri soldi da Bruxelles. Ci sono 25 km di gallerie scavate, l'Italia non può permettersi di restare isolata rispetto al resto d'Europa mentre tutti gli altri vanno avanti, noi non possiamo tornare indietro anche perché l'interscambio tra Italia e Francia è di decine di miliardi di euro. Se ci togliamo questa possibilità di collegamento diretto rischiamo anche di perdere ulteriore crescita del Pil e ulteriore export".

Salvini, che indossava una giacca a vento della Polizia di Stato, ha poi affrontato il tema centrale della sua visita: "Indosso la giacca della polizia sperando che nessuno si offenda dalle parti di Saviano e Fazio, per ricordare che per presidiare l'opera abbiamo impiegato decine di migliaia di uomini delle forze dell'ordine per un costo di 63 milioni di euro che hanno pagato gli italiani, con quasi 400 feriti". 

Ma la polemica a distanza con Di Maio non si ferma: "Non vado a Chiomonte – dice il ministro del Lavoro uscendo da Montecitorio – , visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c'è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere di Chiomonte non è un'incompiuta, ma una mai iniziata". E poi: "La spesa del Tav può essere benissimo dirottata sulla metropolitana di Torino o sull'autostrada Asti-Cuneo. Lasciamo i soldi a quel territorio ma investiamoli per cose prioritarie",