LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di mercoledì 26 dicembre 2018
Muro e Shutdown – Donald Trump non si dà per vinto e insiste sulla sua posizione: lo shutdown andrà avanti finché il Congresso non approverà i 5 miliardi per il muro lungo il confine con il Messico. Prima di Natale sembrava disposto a fermarsi per la metà, ma ieri ha sparato a zero dallo studio ovale: "Sono qui, tutto solo (povero me) nella Casa Bianca aspettando che i Democratici facciano marcia indietro e arrivino a un accordo sulla "Border Security" (il muro) di cui abbiamo un disperato bisogno. A un certo punto il "no" dei Democratici all'accordo ci costerà di più dello stesso muro! Roba da pazzi!". Ma i democratici non mollano e il Paese, fra qualche giorno, rischia di fermarsi davvero, quando i dipendenti pubblici senza stipendio (che adesso lavorano in forma volontaria) se ne staranno a casa.
Migranti in mare – Hanno passato il Natale in mare. Sono i 333 migranti a bordo di due navi di due diverse ong. Sulla Open Arms ce ne sono 300 e si stanno dirigendo verso il porto di Barcellona dove, se tutto va bene, attraccheranno il 28. Un'altra nave della stessa organizzazione, la "Astral" la sta raggiungendo per rifornirla di viveri e acqua per gli ultimi due giorni di viaggio. L'altra nave è la "Sea Watch 3" della ong tedesca "Sea Watch". Attualmente si trova a sud di Lampedusa e cerca disperatamente un porto dove attraccare per sbarcare i migranti di 17 diverse nazionalità che ha a bordo. Sia Italia che Malta hanno detto di no. Salvini li ha invitati a rivolgersi ai tedeschi che, notoriamente, non sono molto vicini a quel braccio di mare. Quale sarà il finale?
Tsunami – Sono 429, finora, i morti per lo tsunami nelle isole indonesiane tra Giava e Sumatra. Altre 150 persone risultano disperse, 1.500 i feriti, migliaia i senza tetto causati dall'onda prodotta dall'eruzione del vulcano Anak Krakatau (il "figlio di Karakatau") una bocca secondaria nata in seguito all'esplosione del Krakatoa che fece 36mila morti il 27 agosto del 1883. Ma oggi è il 14esimo anniversario del grande tsunami del 26 dicembre del 2004 (provocato da un maremoto del grado 9,1 con epicentro a nord ovest di Sumatra) che causò la morte di 270 mila persone in tutto il Far East distruggendo mezza Indonesia. E' stato il più grave disastro naturale del mondo moderno.
L'Angelus del Papa – Oggi alle 12, in piazza San Pietro, Papa Francesco reciterà l'ultimo Angelus del 2018. IIn questi giorni il Pontefice ha insistito molto sul tema della povertà criticando l'ingordigia umana e i consumismo: "L'uomo – ha detto – è diventato avido e vorace. Avere, riempirsi di cose pare a tanti il senso della vita. Un'insaziabile ingordigia attraversa la storia umana, fino ai paradossi di oggi, quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere". Nel mondo, quasi un miliardo di uomini, donne e bambini vivono al di sotto della soglia di povertà (1,90 dollari al giorno), ma più di altrettanti sono poveri. Va detto che la situazione è in costante miglioramento, ma resta del tutto inaccettabile.
Serie A – Il campionato italiano segue l'esempio della Premiere League inglese. Si gioca tre volte nella settimana di Natale, poi due settimane abbondanti di stop fino al 19 gennaio. Quasi un campionato diviso in due. Oggi si gioca (tutta in un giorno) la 18esima giornata di andata. Il "clou" è alla sera con Inter-Napoli (20,30 a San Siro). La Juventus è a Bergamo (ore 15) per un difficile scontro con l'Atalanta, il Milan gioca a Frosinone (12,30), la Lazio (ore 15) è a Bologna per lo scontro (sulle panchine) dei due fratelli Inzaghi e la Roma (ore 18) ospita il Sassuolo. Le altre partite: Fiorentina-Parma, Cagliari-Genoa, Sampdoria-Chievo (tutte alle 15); Torino-Empoli e Spal-Udinese (ore 18). Poi si tornerà in campo sabato 29.