Roma, migliorano le condizioni del bimbo circonciso ricoverato al Gemelli

Il suo gemellino era morto a causa dello stesso rituale operato in casa a Monterotondo da un falso medico

Sono "in netto miglioramento" con "parametri vitali stabili" le condizioni del gemellino del bimbo morto per una circoncisione rituale operata in casa a Monterotondo da un falso medico. È quanto si apprende da fonti dell'ospedale Gemelli di Roma, dove il piccolo di due anni è ricoverato in terapia intensiva pediatrica.

I bimbi, di origine nigeriana, erano ospiti in un centro d'accoglienza che l'Arci Roma gestisce con il Comune di Monterotondo dal 2009. La Procura di Tivoli ha aperto un'inchiesta per omicidio. Il presunto medico che li ha operati in casa, anche lui nigeriano, è stato arrestato. Il primo dei due bimbi è morto dissanguato durante la pratica, la mattina 23 dicembre. Sulla vicenda sta indagando la polizia. "È una tragedia – spiega l'associazione – che lascia senza parole e attendiamo con ansia dai medici notizie del secondo bambino. Aspettiamo che gli inquirenti accertino la verità". 

La madre dei gemellini – nati a Latina nel gennaio 2017 – ha altri 5 figli in Nigeria. La donna, titolare di protezione umanitaria, è giunta nella casa di Monterotondo a metà novembre. Gli operatori dello Sprar sostengono di non aver avuto alcun sospetto che volesse sottoporre i figli a circoncisione. La donna faceva scuola d'italiano a Roma. Era "tranquilla, sveglia ed educata", riferiscono gli operatori.

Secondo Foad Aodi, fondatore dell'Associazione medici di origine straniera in Italia e di Co-mai – Comunità del mondo arabo in Italia – le circoncisioni effettuate in casa e in modo clandestino sono più del 35%. All'origine di questi fatti "motivi economici e mancanza di strutture autorizzate"; per questo Aodi rivolge un appello al ministero della Salute affinchè autorizzi la circoncisione presso le strutture sanitarie pubbliche e private, "con prezzi accessibili a tutte le famiglie musulmane e ebree che tante volte sono costrette a tornare nei paesi di origine".