Continua la mobilitazione dei cittadini a sostegno dell'alta velocità Torino-Lione
Depositato a Palazzo Civico a Torino il testo della petizione per il referendum consultivo sul completamento della Tav tra Torino e Lione. Sabato mattina si procederà con la raccolta firme in Piazza Castello. "Ritenete voi che la sindaca e la giunta debbano essere impegnati a sollecitare il proseguimento e la conclusione dei lavori del nuovo tunnel per la linea di alta velocità tra Torino e Lione?", è il testo del quesito presentato. I promotori e primi firmatari sono Silvio Viale, Daniele Degiorgis, Andrea Maccagno.
Nel frattempo viaggia oltre le 55mila adesioni la petizione 'Sì Tav!' su Change.org, che chiede di "rilanciare l'economia, il lavoro e l'ambiente in Piemonte e in Italia". "Per essere collegati al mercato mondiale – si legge nell'articolo di accompagnamento – occorre avere una rete di trasporti collegata meglio con l’Europa e con il mondo. Tanto più che ora il Corridoio della Tav si collegherebbe alla Via della Seta e quindi alla Cina. La Tav oggi è molto più importante di 30 anni fa perché metterebbe Torino e il Nord Italia dentro una rete che parte dal Sud della Spagna e va sino in Cina. Le Infrastrutture di trasporto sono state il più grande motore di crescita nella Storia dell’uomo dai Romani in poi".
Tra gli altri punti citati, c'è anche il rilancio del turismo, che si andrebbe di pari passo con la sostenibilità ambientale: "La Tav collegherebbe Torino e il Nord del Paese con la Francia, che ogni anno riceve 84 milioni di turisti internazionali, i quali in poco più di tre ore da Parigi potrebbero arrivare a Torino. L'arrivo anche del solo 1% varrebbe quasi un milione di turisti esteri. Per questo motivo con i ragazzi e gli studenti di SILAVORO promuoviamo la raccolta di firme dei cittadini che vogliono rilanciare economia e lavoro di Torino, della Val Susa e del Paese nella sostenibilità ambientale: spostare il trasporto dalla gomma alla rotaia significa diminuire l’inquinamento e la congestione del traffico".
Per i promotori, in sintesi, "la realizzazione della Tav e del Terzo Valico daranno un contributo economico e occupazionale importante all'economia italiana che negli ultimi anni ha perso tanti posti di lavoro. Il Piemonte e l’Italia aumenteranno la loro capacità di attrazione di turisti e di investimenti esteri".
Mentre la società civile si mobilita, Chiara Appendino temporeggia. "Sulla Tav la decisione spetta al governo; un Consiglio comunale o un sindaco non hanno il potere di bloccare un'opera, non è il loro compito", ha dichiarato lunedì la sindaca di Torino lanciando un appello all'esecutivo perché concluda in fretta con l'analisi costi-benefici.