‘Sì, Torino va avanti’, la società civile si mobilita: 15mila adesioni su Facebook in 2 giorni

L'iniziativa promossa da Giovanna Giordano Peretti e Adele Olivero contro la 'politica del no' che blocca innovazione e opportunità di sviluppo

'Sì, Torino va avanti': la società civile torinese si mobilita con un gruppo su Facebook per "non lasciare l'amata città scivolare nel declino dei no pronunciati di fronte a ogni innovazione e opportunità di sviluppo", spiegano le promotrici, Giovanna Giordano Peretti, imprenditrice informatica, e Adele Olivero, avvocato. Il gruppo ha raccolto più di 15mila adesioni in due giorni, con sorpresa delle stesse organizzatrici: "Quando poco più di 24 ore fa, insieme a poche amiche, abbiamo pensato di creare questo gruppo di rivoluzione gentile, non immaginavamo lontanamente di avere questo grande riscontro da parte vostra", rimarca Peretti, "credo che siamo arrivati qui in molti perché siamo stufi di vedere la nostra città maltrattata, ma vogliano ripartire con lo sviluppo e il lavoro. Siamo anche stufi di parti politiche che ci trattano come merce di scambio, ma vogliamo far sentire la nostra voce di persone normali, serie e laboriose".

"Con voce ferma e gentile vogliamo dire di sì a nuove iniziative e progetti – le intenzioni dell'iniziativa -. Noi desideriamo crescere, muoverci, viaggiare, studiare, lavorare. Vogliamo essere connessi al mondo e cogliere le opportunità, ritrovando la nostra spinta creativa. Desideriamo completare i lavori per la Tav, ma non solo: vogliamo essere nelle condizioni di investire sul futuro".

Le promotrici del gruppo, che vede l'adesione, tra gli altri, di personaggi come gli scrittori Enrico Pandiani ed Enrico Remmert, l'imprenditore Francesco Rangoni, il presidente e ad della Carioca Enrico Toledo, rivendicano l'iniziativa "della società civile, nata al di fuori dei partiti". Il gruppo è stato creato sulla scia della mobilitazione, lunedì scorso, delle categorie produttive torinesi per chiedere di non interrompere i lavori della Tav Torino-Lione, dopo la votazione in Consiglio comunale di un ordine del giorno della maggioranza 5 Stelle per lo stop all'opera. Tra le proposte che circolano anche quella di organizzare una mobilitazione di piazza, "per dare una vera svolta".