Dopo lo stupro, l'avrebbe anche picchiata rompendole il naso e la mascella e poi minacciata di non dire nulla altrimenti l'avrebbe uccisa
Un mediatore culturale del Gambia, A.S. di 26 anni, è stato arrestato dalla polizia di Ragusa con l'accusa di avere violentato una ospite del centro per richiedenti asilo. Dopo lo stupro la donna è stata picchiata brutalmente e minacciata di morte per non raccontare nulla.
Sul caso è intervenuto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che chiede "carcere duro ed espulsione" per "questa bestia, gli animali sono meglio". E aggiunge: "Altro che risolvere il problema con amore, gessetti, girotondi o sorrisi…". Per la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni "ci vuole tolleranza zero. Anche in difesa delle donne africane".
La vittima, di cui non si conoscono le generalità, ha raccontato di essere stata aggredita mentre si trovava nella cucina del centro. "Per timore di essere uccisa in un primo momento era stata in silenzio", spiega il capo della squadra mobile di Ragusa, Antonino Ciavola. Il giorno dopo gli abusi, infatti, il 26enne ha tentato di approcciarla di nuovo, dicendole che era stata lei ad aver violato una regola del centro. Lei, di tutta risposta, ha detto che lo avrebbe denunciato alla polizia e il gambiano, invece di andarsene, l'ha picchiata selvaggiamente rompendole il naso, la mascella e uno zigomo.
La donna è stata portata d'urgenza in ospedale. Ai medici ha detto di essere rimasta coinvolta in una lite, nascondendo gli abusi, ma al personale sanitario è subito sembrata una scusa. Solo le rassicurazioni della squadra mobile, grazie all'intervento di una psicologa, l'hanno convinta a ricostruire quanto realmente accaduto.
Nel frattempo il gambiano aveva smesso di prestare servizio come mediatore culturale nel centro migranti, allontanandosi da Ragusa e facendo perdere le sue tracce. I poliziotti però sono riusciti a rintracciarlo grazie all'aiuto dell'Ufficio immigrazione della questura: il 26enne si trovava ancora in Sicilia ed è finito in manette. La misura cautelare è stata disposta dal gip di Ragusa.