Si fingeva un collezionista per risparmiare sulla "voluntary disclosure" (strumento del fisco per regolarizzare la posizione fiscale dei contribuenti sui patrimoni all'estero): è finito agli arresti domiciliari un imprenditore di Bergamo per aver dato 11 milioni di euro una prestanome per cedere una parte delle sue opere d'arte. Oltre a beni per 25 milioni di euro, gli sono stati sequestrati anche diversi dipinti (77) di artisti noti come Hayez, Canaletto e Fontana. L'uomo rischierebbe una condanna fino a sei anni per false attestazioni.