Per ricevere le agevolazioni sull'acquisto dei testi scolastici, i cittadini non comunitari devono richiedere degli attestati nel Paese di origine, oltre all'Isee
Documenti aggiuntivi, certificati rilasciati dal paesi di origine per avere accesso alle agevolazioni scolastiche. Un nuovo caso Lodi scoppia in Veneto e accade per i bonus libri. La Regione ha deciso che per avere il contributo sull'acquisto dei testi scolastici, i cittadini non comunitari devono presentare sia la certificazione Isee – richiesta a tutti – sia un certificato sul possesso di immobili o percezione di redditi all'estero che sia rilasciato dalle autorità del paese di provenienza. La richiesta è nella pagina 'Istruzioni per i richiedenti' pubblicata sul sito della regione Veneto, dove si specifica anche che tutta la documentazione dovrà essere presentata entro il 15 ottobre, cioè oggi.
Il problema, come per Lodi, è burocratico e logistico: per la stragrande maggioranza delle famiglie extracomunitarie ottenere documenti di questo tipo dai propri paesi d'origine è difficile e a volte impossibile. La Regione, da par suo, fa sapere "la richiesta di un certificato ai cittadini non comunitari per usufruire dei buoni per l'acquisto di libri ricalca quanto stabilito dalla normativa statale".
Il Pd attacca e attraverso una nota dei consiglieri Francesca Zottis e Claudio Sinigaglia, sottoscritta dal capogruppo Stefano Fracasso e dai colleghi Bruno Pigozzo e Orietta Salemi chiedono la proroga dei termini delle domande, per dare modo a famiglie e amministrazioni comunali di informarsi e organizzarsi". Ma soprattutto- sottolineano è una norma che "rischia di tagliar fuori dai contributi una buona fetta di cittadini non comunitari che invece avrebbe bisogno di un sostegno".