Il primo cittadino ci mette la faccia. Evitare litigi col governo, ma far saltare fuori le risorse necessarie. Prudente sul ruolo di Autostrade
"La promessa è un ponte di alta qualità e nel minor tempo possibile. Questa è quanto garantisco con la mia faccia". Marco Bucci, sindaco di Genova e neo Commissario alla ricostruzione sa benissimo che è questo che la città si aspetta da lui. Ma sa anche che non sarà semplice. Le domande già si affollano sul suo tavolo: quale progetto? Quali cose da cambiare nel decreto? Che ruolo avrà (o non avrà) Autostrade per l'Italia? Le risposte non sono semplici. Forse solo a Genova, al di là del dolore, sanno quanto sia delicato ricostruire. Non si tratta solo di un ponte, ma di un intero sistema logistico e dei trasporti che ha effetti importantissimi nell'intera catena delle merci di ogni tipo in tutto il Nord Italia.
Il progetto – Bucci sembra intenzionato a sgomberare il campo dai voli di fantasia di qualche architetto: "A me il progetto di Renzo Piano piace molto" taglia corto rispondendo alla domanda di un cronista. I tempi: "Un anno e mezzo per ricostruire il ponte Morandi? Si può fare anche in meno. Le cose si possono fare in 12, 15 o 16 mesi. Con questi tempi si può fare un buon lavoro".
Il decreto – "Sul decreto originario c'erano delle cose da cambiare: le metteremo a posto. Nel decreto erano presenti alcuni paletti che potevano avere effetti secondari non graditi. Sono fiducioso che quando ci sarà la conversione in legge sarà possibile fare un bel ponte e di farlo in breve tempo. Metteremo le cose a posto", Mettere le cose a posto, significa anche avere più risorse. Mancano 60 milioni di Iva oltre 150 per l'autotrasporto, altrettanti per strade, logistica e innovazione portuale. Senza contare quelli per gli sfollati, le imprese ecc. "Ci saranno più risorse – assicura Bucci – e il viceministro Rixi sta lavorando molto, c'è un bel lavoro di team, il governatore della Liguria Toti ci ha dato molti suggerimenti, siamo tutti assieme col governo e stiamo lavorando sulla stessa carreggiata". Chiaro che il sindaco che, nelle ultime settimane deve essersi fatto sentire a Roma anche se ha usato toni più soft rispetto al governatore Toti, intende partire in pace e con il sostegno di tutti. Poi è chiaro che se non arriverà quello che è giusto e necessario, anche lui dovrà farsi sentire. "Mai fatto la guerra col governo, la discussione è positiva sempre e porta avanti le azioni, Discutere fa bene, litigare mai".
Autostrade per l'Italia – Il ruolo di Autostrade per la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova? "Non posso saperlo ora: bisogna vedere chi parteciperà. Faremo una richiesta ad alcune aziende e vedremo. Non mi chiedete se ci sarà Fincantieri perché non ha senso ora. La scelta sarà del commissario e del suo team". E poi: "Faremo tutto possibile perché le aziende che non hanno avuto a che fare con il ponte Morandi possano partecipare alla ricostruzione del viadotto".
Alla domanda della stampa su chi, invece, non costruirà il ponte, Bucci risponde: "E che ne so io? Certamente non la mia azienda di famiglia, non abbiamo parlato ancora del ruolo di Autostrade: ne parleremo in modo sereno. Io non precludo niente. Su Autostrade ci sono grossi dubbi che il governo vuole sottolineare. Mi atterrò al decreto, il commissario dipende dal presidente del consiglio, il mio capo è il presidente del consiglio"
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