Roma, 27 set. (LaPresse) – Ci sono tre giudici di pace tra le 22 persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta della guardia di finanza di Torre Annunziata (Napoli) su un presunto giro di corruzione che ruotava attorno al tribunale del posto. In casa di uno di loro e di una sua collaboratrice sono stati trovati contanti per 30mila euro, risultato delle mazzette ricevute.
Secondo le ipotesi delle procure di Roma (competente per i reati dei giudici) e Torre Annunziata, che hanno coordinato le indagini, su oltre trenta episodi corruttivi in un mese e mezzo: i giudici arrestati (due in carcere e uno ai domiciliari) avrebbero preso soldi da alcuni avvocati, anche loro finiti in manette, per dare parere favorevoli a chi corrompeva. Sotto la lente degli investigatori anche l'assegnazione di una serie di perizie pilotate verso consulenti che pagavano per ricevere gli incarichi.
Indagati tra gli altri anche due appartenenti alle forze dell'ordine che avrebbero avvertito dell'inchiesta in corso e rispondono ora di favoreggiamento.