Ancora sconosciute le motivazioni che hanno portato l'amico Andrea a uccidere Giuseppe a sangue freddo
Due colpi di pistola al viso esplosi da distanza ravvicinata, che ne hanno causato la morte pressoché immediata. È questo l'esito dell'autopsia, ad opera del medico legale, sul corpo del giovane Giuseppe Balboni, 16 anni, ucciso da un coetaneo il 17 settembre scorso che è stato fermato nella nottata di martedì su disposizione della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna.
Il cadavere di Giuseppe è stato trovato martedì mattina in un pozzo a Tiola di Castello di Serravalle, in provincia di Bologna. Ancora non chiare le motivazioni che hanno portato l'amico Andrea a ucciderlo così. Giuseppeera scomparso da casa una settimana fa e tutti lo cercavano nelle campagne. Invece, era morto fin dal primo giorno. Giuseppe era uscito per andare a scuola. A casa, prima di sparire, aveva detto che sarebbe passato da Andrea a fare colazione. Poi nessuno l'ha più visto. Lo hanno cercato per giorni, con i cani, era arrivata anche la troupe di "Chi l'ha Visto?", il suo portafoglio era stato ritrovato in un campo a pochi chilometri di distanza. Ora si pensa che ce l'avesse portato l'assassino in un tentativo di depistaggio. Prevista per giovedì l'udienza di convalida del fermo per il ragazzino.