Pollino, Guide ambientali: Improvvisarsi esperti può costare la vita

Parla Davide Galli, vice presidente nazionale dell'Aigae, l'Associazione italiana guide ambientali escursionistiche riconosciuta dal ministero dello Sviluppo economico

"Non ci si può improvvisare escursionisti, nè percorrere territori impervi con l'adrenalina del selfie da postare sui social. Serve preparazione e una giusta attrezzatura". Lo dice a LaPresse Davide Galli, vice presidente nazionale dell'Aigae, l'Associazione italiana guide ambientali escursionistiche riconosciuta dal ministero dello Sviluppo economico, in merito all'ondata di piena che martedì, nelle gole del Raganello in Calabria, ha causato 10 morti. Anche gli esperti dell'Aigae hanno partecipato ai soccorsi.

Una giornata all'aria aperta trasformata in tragedia. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa parla di "sciatteria". E' frequente il barcamenarsi in escursioni senza l'adatta attrezzatura e preparazione? Troppo spesso nelle fotografie di colleghi che fanno torrentismo con gruppi ben equipaggiati, dotati di muta, salvagente e casco, saltano all'occhio persone presenti nello stesso luogo senza guida, in costume e ciabatte. Questo anche perchè sui social si diffondono foto che rendono sì attrattive determinate zone naturali del nostro Paese, ma la cui bellezza spesso inganna e la percezione del pericolo cala. Mi chiedo a livello politico come si possa evitare il ripetersi di una situazione del genere. Certo è inimmaginabile pensare alla chiusura di tutto il territorio italiano per pericolosità.

Come si prevengono queste tragedie? Meno esaltazione social e più cultura ambientale. Puntiamo a un approccio che sia fatto di conoscenza dell'ecosistema, e non solo di emozioni a tutti i costi. Siamo cauti, non andiamo a cercare per forza l'adrenalina e il selfie 'wild' da postare. Dei territori spieghiamo anche la fragilità e la pericolosità, oltre al perché adottiamo parametri di sicurezza così alti. Non è un caso che ieri nel torrente Raganello non fosse presente nessuna guida da noi autorizzata. Di iniziative organizzate ce ne erano, e tante, nell'arco della giornata: ma erano state tutte annullate per le condizioni meteo. Si parla della presenza di una 'guida', che però a noi non risulta in nessun modo.

Era sconsigliato uscire? Alcuni parlano di un'allerta meteo chiara, altri di una non così esplicita. Ma le allerte meteo non sono mai perfette, soprattutto in zone montuose dove la forma di una montagna può influire sull'andamento delle previsioni. Mi sorprendono gli escursionisti che basano le proprie uscite su applicazioni da telefonino, molto popolari sì, ma più legate ai banner pubblicitari che alle informazioni meteorologiche stesse. Una guida deve avere l'esperienza per fare valutazioni e agire nella massima prudenza. Di fronte a una pioggia a monte di una gola o di un corso d'acqua è indispensabile prevedere che se anche ci fosse sole, quel torrente potrebbe lo stesso gonfiarsi.

La zona delle Gole del Raganello è pericolosa? Si tratta di un percorso impervio, in alcuni punti largo addirittura solo un metro e venti centrimetri, dove basta veramente poco per far alzare di tantissimo il livello dell'acqua. E le strettoie sono particolarmente strette. La logica dovrebbe quindi essere sempre quella della massima precauzione. Noi insegniamo ai nostri corsi che di fronte a ogni dubbio la risposta deve essere sempre rinunciare, anche se ciò implica a chi lo fa di professione a rinunciare al proprio compenso professionale. Sempre meglio che avere sulla coscienza la vita delle persone.

La procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando anche il reato di omicidio colposo. Chi sarà a pagare? La procura ha aperto il fascicolo perché deve accertare i fatti. Dipende tutto a che titolo le vittime erano presenti in quel luogo: se a titolo personale, purtroppo, è brutto dirlo, ciascuno è responsabile per sé stesso dell'accaduto. Al contrario, se qualche persona era lì accompagnata da una guida improvvisata, bisogna identificare chi è stato a prendersi la responsabilità. La legge italiana parla di responsabilità di fatto anche per il semplice amico che dice "vieni con me, ti accompagno". La procura stabilità se ci sia stata una sorta di affidamento.