Udine, tirato fuori speleologo triestino. Le immagini del soccorso
È stato tratto finalmente tratto in salvo lo speleologo triestino trentatreenne infortunatosi sabato scorso a causa di una caduta di venti metri nella grotta in esplorazione denominata 'Frozen', sotto il Monte Canin, in provincia di Udine, nell'area delle Alpi Giulie. La barella con il ferito è uscita alle 12.35 dall'ingresso inferiore della grotta, collocato cento metri più in basso e denominato 'Turbine'. S. G. è stato prontamente liberato dal ghiaccio dai soccorritori sabato 4 agosto, nel pomeriggio, ma ci è voluto del tempo per poterlo trasportare all'esterno in sicurezza, a bordo di una barella. Verrà ora portato all'ospedale di Tolmezzo dall'elicottero sanitario. A eseguire il soccorso e la risalita dal punto in cui si trovava, a duecento metri di profondità, dodici tecnici, inclusi medico e infermiere. Questi ultimi sono rimasti sempre con lui a fargli assistenza fin da sabato 4 agosto. Le operazioni sono state seguite passo a passo dall'esterno della grotta tramite collegamento telefonico con l'interno attraverso uno speciale cavo di trasmissione. E tra l'esterno della grotta e il campo base, presso la caserma della Guardia di Finanza di Sella Nevea, tramite collegamento radio, dato che la copertura per la rete mobile è assente in quota.