Stupro, “No aggravante se vittima si è ubriacata volutamente”: polemiche sulla sentenza della Cassazione

Secondo i giudici, è applicabile solo se i responsabili hanno costretto la persona abusata a bere

Non c'è aggravante se la vittima ha assunto volontariamente dell'alcol prima di subire una violenza sessuale. Lo ha stabilito la Cassazione in una sentenza riguardante un caso di uno stupro di gruppo in cui gli imputati erano stati condannati anche per aver commesso il fatto servendosi di sostanze alcoliche. Secondo i giudici, che hanno ribaltato la decisione della Corte d'Appello di Torino, tuttavia, l'aggravante può essere applicata solo se i responsabili hanno costretto la vittima a bere e non se questa si è ubriacata volutamente.

La sentenza ha inevitabilmente scatenato polemiche, portando molti esponenti politici ad accusare la Corte di "vanificare anni di battaglie" contro la violenza sulle donne.

"Questa sentenza ci lascia tutti basiti, penso che la politica risponda in modo corale. Bisognerà leggere le motivazioni ma dal mio punto di vista, da una prima valutazione, sono semplicemente sconcertato. Sicuramente è una sentenza che ci fa fare passi indietro e non in avanti", ha commentato il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone ai microfoni di '6 su Radio 1'

Dello stesso parere la deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo. "È sorprendente la decisione della Cassazione di negare l'aggravante di 'aver commesso il fatto tramite l'uso di sostanze alcoliche', pur aspettando di leggere le motivazioni della sentenza appare evidente che una vittima sotto effetto dell'alcool è ancora più indifesa. Questa sentenza ci porta indietro di anni quando nel 1999 una sentenza negò uno stupro perché la vittima indossava dei Jeans aderenti particolarmente difficili da togliere senza il consenso, allora le deputate di Forza Italia indossarono tutte quante dei jeans per protesta. Oggi questa sentenza che riporta indietro le lancette dell'orologio  per un reato tanto grave quanto odioso rischia di vanificare anni di battaglie per la difesa delle donne".