L'ex fotografo dei vip in aula: "Se Salvini ministro dell'Interno, io posso andare alla Giustizia"

Il sostituto Pg Maria Pia Gualtieri ha chiesto di condannare Fabrizio Corona a 2 anni e 9 mesi per tutti i reati, compresa l'intestazione fittizia di beni, nel procedimento sui 2,6 milioni di euro in contanti trovati nel controsoffitto di casa della sua collaboratrice Francesca Persi e in due cassette di sicurezza in Austria.

In primo grado Corona era stato condannato a un anno per un illecito fiscale ed era stato assolto, invece, per le altre accuse tra cui quella più pesante di intestazione fittizia dei beni. Il procuratore aggiunto Alessandra Dolci in primo grado aveva chiesto 5 anni di carcere. Adesso il sostituto pg Maria Pia Gualtieri ha chiesto di riaprire il dibattimento per poter ascoltare due testi. L'ex agente fotografico ha dato in escandescenze in aula e all'uscita ha detto, rivolgendosi alla rappresentante dell'accusa: "Non ha capito un c….". Il processo, poi, è stato rinviato e si tornerà in aula il prossimo 21 settembre.

Appena arrivato in Tribunale a Milano ha detto: "Questo atto di appello è vergognoso e ve lo dimostrerò. La differenza è che prima non potevo camminare, parlare e difendermi ora lo posso fare", ha detto inoltre l'ex fotografo dei vip che, in completo cammello, camicia bianca, occhiali da sole e abbronzatura d'ordinanza, è apparso sicuro è determinato. Con lui c'erano oltre ai suoi legali, Luca Sirotti e Ivano Chiesa, anche il fratello minore, la compagna Silvia Provvedi e la sorella, ma non la mamma Gabriella Privitera.

L'appello presentato dal pm Paolo Storari "è assurdo e in quell'atto ci sono bugie e falsità che sono querelabili da parte dello stesso Tribunale", ha rincarato la dose Corona, che in aula davanti ai giudici della seconda Corte d'Appello di Milano intende fare dichiarazioni spontanee. "Sono preparatissimo sul mio processo, in questo anno di galera ho imparato il codice penale a memoria e il diritto penale a memoria", ha aggiunto Corona, assistito dall'avvocato Ivano Chiesa, che ha detto di essere in grado di "difendersi anche da solo". "In tutti gli altri paesi europei – ha proseguito – la Procura non può impugnare una sentenza di assoluzione".

E sul nuovo governo ha commentato: "Io non mi sento rappresentato da Di Maio e da Salvini. Se Salvini può fare il ministro dell'Interno, è come se io diventassi ministro della Giustizia, uguale. Se entrassi in politica – ha aggiunto – prenderei più di Di Maio e Salvini messi assieme". Corona al suo arrivo in tribunale aveva detto che per lui i problemi giudiziari "saranno finiti solo il giorno che andò via dall'Italia, ma dall'Italia non me ne andrò più". "Con i ministri e i presidenti del Consiglio che ci sono adesso potrei fare il premier anche io", ha aggiunto. Tra i progetti futuri, invece, Corona sta lavorando a un programma televisivo su chi viene arrestato e finisce in carcere ingiustamente.

 

 

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