Indagini a 360 gradi nel Vibonese per individuare l'autore dell'uccisione di Soumaila Sacko, migrante e sindacalista dei braccianti, e del ferimento di altri due immigrati avvenuto sabato sera a San Calogero. I carabinieri battono la zona e hanno fatto perquisizioni alla ricerca di una Fiat Panda bianca vecchio modello.
Il migrante è stato ucciso mentre prelevava materiale ferroso da un'ex acciaieria in disuso da anni, senza più proprietario, in contrada Calimera di San Calogero, vicino Rosarno, al confine tra la provincia di Vibo Valentia e quella di Reggio Calabria. Secondo gli investigatori sarebbe quindi inappropriato parlare di vendetta legata a un furto, perché non esiste nessun proprietario che possa rivendicare l'asportazione del materiale sottratto. Inoltre l'assassino potrebbe essere lui stesso un frequentatore della zona che già in passato avrebbe prelevato materiale ferroso la fabbrica diroccata.
La vettura che si sta cercando è quella a bordo della quale secondo alcune testimonianze sarebbe giunto l'uomo che ha sparato col fucile contro i migranti. E sarebbe stata vista nei pressi del luogo del fatto di sangue subito dopo l'uccisione. Gli investigatori hanno sentito alcune persone nell'ambito della comunità dei migranti.
A San Ferdinando, nel reggino, un gruppo di migranti, provenienti dalla tendopoli nella quale abitava il giovane, ha manifestato davanti al Municipio Presenti anche rappresentanti del sindacato Usb, lo stesso dove era impegnato Soumaila. "Hanno paura di noi, delle nostre rivendicazioni, delle nostre battaglie. Hanno paura che le lotte dei migranti, degli esclusi, dei senza diritti, degli sfruttati si fondano per montare come una marea inarrestabile. Così, visto che non gli è bastato sabato sera stroncare a fucilate la vita di Soumaila Sacko – che lascia la giovane moglie e una figlia di 5 anni – i caporali avrebbero voluto che oggi i braccianti della piana di Gioia Tauro riprendessero le loro giornate fatte di miseria e sfruttamento, senza creare problemi", è la denuncia dell'Usb che annuncia altre mobilitazioni nei prossimi giorni: "Per tutti l'appuntamento principale rimane fissato a Roma, sabato 16 giugno, dove si terrà la manifestazione nazionale".