Fabrizio Corona potrà tornare a lavorare e usare i social

Ma non potrà parlare dell'affidamento terapeutico che sta affrontando

Fabrizio Corona potrà tornare a lavorare e comunicare con i suoi fan attraverso i social network. Lo ha deciso  il giudice della Sorveglianza Simone Luerti che ha modificato queste e altre prescrizioni, allargandole, per l'ex 're dei paparazzi'. Corona potrà tornare a "svolgere la propria attività lavorativa" e, dato che "l'elemento pubblicitario e mediatico è una componente essenziale della" sua "peculiare attività", potrà anche "utilizzare i social network" e rilasciare interviste ma non "con riferimento diretto all'andamento" dell'affidamento terapeutico che sta affrontando.

Da quando, il 21 febbraio scorso, Corona ha lasciato il carcere di San Vittore per essere affidato a una comunità terapeutica di Limbiate, l'ex fotografo dei vip aveva il divieto assoluto di rilasciare interviste o utilizzare i social. Fabrizio Corona stava scontando una pena a seguito del ritrovamento di 2,7 milioni di euro a casa di una sua collaboratrice e nelle cassette di sicurezza di una banca di Innsbruck.

L'ex re dei paparazzi è affidato a una comunità terapeutica di Limbiate, con la possibilità di dormire nella sua abitazione di Milano. Ma senza poter avere contatti con l'esterno, né telefonici né con i social. Subito dopo la sua uscita dal carcere, però, il suo staff aveva diffuso un video che lo immortalava mentre lasciava San Vittore abbracciato alla fidanzata, Silvia Provvedi, e negli stessi giorni erano comparse su 'Chi' alcune foto della coppia a passeggio per Milano. Per questo il sostituto Pg Antonio Lamanna aveva chiesto di revocare l'affidamento terapeutico all'ex fotografo dei vip. Il giudice della Sorveglianza di Milano Simone Luerti ha però respinto la richiesta di revoca e l'ha formalmente "diffidato" perchè non si ripeta.

Inizialmente Corona poteva lasciare il suo appartamento di via De Cristoforis solo per andare nella comunità  di Limbiate per "la prosecuzione di un programma di disintossicazione fisica e psicologica", lontano dal suo "lavoro e dal suo ambiente", entrambi "incompatibili con le esigenze trattamentali e terapeutiche". Nel corso dei mesi le prescrizioni sono state allentate, fino a ieri, quando con un nuovo provvedimento il giudice ha deciso di "dover contemperare le esigenze del corretto svolgimento della misura alternativa con le particolari esigenze lavorative" di Corona, a cui ha dato il permesso di tornare a svolgere la sua "attività lavorativa".

Adesso, dunque, l'ex re dei paparazzi potrà rimanere fuori casa più tempo, dalle 7 alle 23.30, e potrà muoversi in tutta la Lombardia, non solo a Milano. Corona potrà anche usare i social e rivolgersi ai "mezzi di comunicazione esterna", come il telefono e la email, "per ragioni direttamente connesse all'attività imprenditoriale e alla promozione commerciale". Il fotografo dei vip non potrà invece diffondere immagini e rendere dichiarazioni "con riferimento diretto all'andamento della misura alternativa in corso". Per andare fuori dalla Lombardia, Corona avrà bisogno di una esplicita autorizzazione.