Tangenti nella sanità a Milano, difesa: “Per Calori non c’era alcun conflitto di interesse”

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia "Calori ha avuto la conferma che questa vicenda non ha niente a che fare con la sua professionalità che è stata integralmente confermata". Parla così Nerio Diodà, il legale di Giorgio Calori, il primario del Cto-Pini di Milano arrestato nell'ambito di un'inchiesta su presunte tangenti nella sanità. I rapporti tra Calori e l'imprenditore Brenicci "sono tutti descritti, documentati e da lui ritenuti compatibili con il suo incarico. Non riteneva che ci fosse un conflitto di interesse" ha aggiunto l'avvocato Diodà.