'Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi'. Proprio così. Saranno 10 milioni e 156 mila gli italiani che si muoveranno durante il periodo delle festività pasquali: +2,4% rispetto al 2017. Il giro di affari complessivo sarà pari a circa 3,58 miliardi di euro, con una crescita del 7,2% rispetto ai 3,34 miliardi dello scorso anno, secondo quanto rileva Federalberghi. Mentre, secondo il Centro studi Cna, il turismo pasquale mobiliterà complessivamente una cifra compresa tra i 2,8 e i 3,2 miliardi. I soli eventi religiosi – sottolinea la ricerca – movimenteranno tra i 600 e i 750 milioni. E i turisti che si muoveranno nel periodo pasquale saranno 12 milioni, di cui il 32% pernotterà per una notte, il 44% per due e il 24% per tre notti. Il 38% dei vacanzieri pernotterà in bed&breakfast e in agriturismo, il 35% in albergo, il 27% in alloggi e case private. Ma guardiamo nel dettaglio i risultati dell'indagine di Federalberghi.
Le destinazioni preferite? Il 90,6% degli intervistati resterà in Italia (92,8% nel 2017), mentre l'8,4% andrà all'estero. Le mete preferite dai viaggiatori che resteranno nel Belpaese saranno le località d'arte (32,6%), il mare (26,2%), la montagna (20,8%), a seguire i laghi e le località termali. La spesa media pro capite per la vacanza, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà pari a 353 euro (+4,7% rispetto ai 337 euro del 2017). E ancora: il 33% starà a casa di parenti e amici (33%), altri in albergo (26,4%), nei bed & breakfast (13,3%) e nelle case di proprietà (12,9%). In crescita la durata media della vacanza: circa 3,5 notti fuori casa, contro le 3,4 dell'anno scorso. "I risultati che abbiamo sotto gli occhi sono rassicuranti: anche per le festività della Pasqua il movimento degli italiani conferma il trend di crescita rilevato sin dall'inizio dell'anno e, più recentemente, in riferimento alle settimane bianche", ha detto Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commentando l'esito dello studio realizzato con il supporto dell'istituto Acs Marketing Solutions. "L'ottimismo suscitato da queste performance – ha aggiunto Bocca – non può far dimenticare la necessità di politiche adeguate, che sostengano il turismo in modo concreto, a vantaggio dell'economia del Paese, e valorizzino l'autenticità e la forza di un prodotto dall'altissimo potenziale che oltretutto non è delocalizzabile".
Secondo la ricerca della Cna, condotta in collaborazione con Cna Turismo e Commercio su un campione di imprese associate, invece, rispetto al 2016, l'incremento previsto è del 6,5%, mentre eventuali raffronti con il 2017 sono improponibili – si legge in una nota – perché la Pasqua l'anno scorso è caduta a ridosso del 25 aprile e del primo maggio, realizzando una sorta di 'super-ponte'. I turisti 'fai-da-te', ovvero quelli che organizzeranno autonomamente il proprio viaggio, saranno il 46%, i turisti attirati da recensioni e informazioni rappresentano il 26%, mentre i viaggiatori che si rivolgono ad agenzie di viaggio sono il 18% e quelli che si recano direttamente presso strutture extra-alberghiere il 10%. In ordine di preferenza, i turisti sono attirati da città d'arte, borghi, montagna, coste e campagna.