Domani Papa Francesco apre il Triduo Pasquale, i tre giorni che precedono la Pasqua, con la Messa del Crisma nella Basilica di San Pietro e la lavanda ai piedi dei detenuti del carcere romano di Regina Coeli, nel pomeriggio, dopo la messa in Coena Domini. Per il rito della lavanda sono stati scelti docici carcerati di diversa provenienza, seguendo "due criteri – spiega il cappellano del carcere, don Vittorio Trani – quello territoriale e quello religioso".
L'istituto è di prima accoglienza e per il 60-65% è costituito da giovani tra i 18 e i 35 anni. Tra i dodici scelti per la lavanda ci sono quattro europei, quattro africani, tre asiatici e un latino-americano, in maggioranza cattolici, ma uno di loro è ortodosso, due sono musulmani e uno è buddista. "I due musulmani – spiega il sacerdote – sono immigrati e sono in carcere da molto tempo".
Una visita che privata e una messa nella rotonda del carcere, davanti a 600 tra detenuti e personale del carcere, dove ogni domenica si allestisce l'altare per celebrare la messa. Non è la prima volta che Papa Francesco trascorre il Giovedì Santo con i carcerati: il primo anno visitò il carcere minorile di Casal del Marmo, tre anni fa Rebibbia e lo scorso anno la casa di reclusione di Paliano, in provincia di Frosinone. Il venerdì Santo ci sarà, come ogni anno, il 'Passio', la celebrazione della Passione, nella Basilica di San Pietro, mentre la sera la Via Crucis al Colosseo. Questa volta i testi delle meditazioni sono stati scritti da un gruppo di studenti del liceo classico Pilo Albertelli di Roma, coordinati dal loro professore di religione, Andrea Monda. I giorni del Triduo, ha detto oggi il Papa durante l'udienza, sono un "appello alla responsabilità". Perché Pasqua non è solo "colombe e uova": "è il cammino alla missione, all'annuncio: 'Cristo è risorto'.
Questo annuncio è il centro della nostra fede e della nostra speranza, è il nocciolo, è – è una parola difficile – il 'kerygma' che continuamente evangelizza la Chiesa e che essa a sua volta è inviata ad evangelizzare". E' per questo motivo che "nel giorno di Pasqua all'inizio si battezzava la gente", ha affermato, annunciando che anche lui, nella notte di Sabato Santo, nella Basilica di San Pietro battezzerà otto persone adulte che "incominciano la vita cristiana". Domenica 1 aprile, infine, ci sarà la Messa di Pasqua in piazza San Pietro con la benedizione 'urbi et orbi'.