Lavoro: sale occupazione, ma cala tempo indeterminato

Nel quarto trimestre del 2017 una lieve tendenza all'incremento dell'occupazione rispetto ai tre mesi precedenti

Nel quarto trimestre 2017 si conferma una tendenza, seppur lieve, all'incremento dell'occupazione rispetto ai tre mesi precedenti, con un rallentamento della crescita su base annua. Lo segnalano Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal nella sesta Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell'occupazione.

Secondo i dati dell'istituto nazionale di statistica, si legge nella nota, si continua a registrare un aumento annuo dell'occupazione (+279 mila unità) a fronte della diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-247 mila) e degli inattivi (-118 mila). L'input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) segna intanto una crescita dello 0,1% sui tre mesi e dell'1,2% sull'anno, inferiore alla crescita del Pil, indicando quindi la presenza di incrementi di produttività.

La crescita sull'anno dell'occupazione, illustra quindi il documento, è ancora interamente determinata dalla componente del lavoro dipendente sia in termini di occupati (+2,2%) sia di posizioni lavorative riferite specificamente ai settori dell'industria e dei servizi (+3%). Il lavoro indipendente continua invece a diminuire sia su base annua (-102 mila occupati, -1,9%), sia su base trimestrale (-20 mila occupati, -0,4%). Con riferimento alla tipologia contrattuale, l'aumento sul trimestre delle posizioni lavorative dipendenti è sintesi di un incremento di 108 mila posizioni a tempo determinato e di un calo a tempo indeterminato (-34 mila). Se le prime crescono ininterrottamente dal secondo trimestre 2016, quelle a tempo indeterminato si riducono per la seconda volta dopo dieci trimestri di crescita. Il numero di lavoratori a chiamata o intermittenti nel quarto trimestre 2017 continua a crescere (+69,2%), anche se a tassi leggermente meno forti rispetto ai due trimestri precedenti, col dato che era balzato del 79,3% nel terzo e del 75,9% nel secondo.

Analogamente, prosegue il significativo aumento del numero dei lavoratori in somministrazione (+26,9%), in crescita su base annua dal secondo trimestre 2013, con una forte accelerazione registrata a partire dal primo trimestre 2017 (+22,5%) e confermata nel secondo e nel terzo trimestre del 2017 (+24,4% e +23,8%, rispettivamente). Guardando al 2017 nel suo complesso, infine, la somma di attivazioni e trasformazioni a tempo indeterminato dà un totale di 2,22 milioni, in calo sia rispetto ai 2,44 milioni del 2016 che ai 2,73 milioni del 2015.