Mondo di mezzo, al via appello: Buzzi e Carminati a processo per mafia

In primo grado erano stati condannati a 19 e 20 anni, ma era caduta l'accusa di associazione mafiosa

Si apre martedì mattina, nell'aula bunker di Rebibbia a Roma, il processo di appello al 'mondo di mezzo'. Oltre quaranta gli imputati alla sbarra: la procura generale contesta a molti di loro l'accusa di associazione a delinquere con aggravante mafiosa, caduta per tutti in primo grado.

Nel solo mese di marzo la Corte, presieduta Claudio Tortora, prevede udienze nei giorni 8, 13, 15, 20, 22, 27 e 29. Sei le udienze in programma in aprile e otto quelle già fissate per i mesi di maggio e giugno. Il primo procedimento si è chiuso con la condanna a 20 anni di carcere per l'ex nar Massimo Carminati, 19 per l'imprenditore delle coop romane Salvatore Buzzi, condanne complessive a 287 anni di carcere per 41 imputati, e cinque assoluzioni. 

Oltre ai due presunti capi, 39 persone vengono condannate in primo grado dalla giuria presieduta da Rosanna Ianniello. Tra di loro ex amministratori locali di diversi schieramenti politici, ex dipendenti pubblici e dirigenti di azienda, con pene in molti casi più pesanti di quelle chieste dall'accusa: a Franco Panzironi in passato ai vertici dell'azienda romana dei rifiuti (Ama) come amministratore delegato vengono inflitti 10 anni (21 la richiesta dei pm), mentre è assolto l'ex dg Ama Giovanni Fiscon (5 anni chiesti da pm); l'ex componente del tavolo di coordinamento per i rifugiati del Viminale, Luca Odevaine è condannato a 8 anni (2 anni e mezzo la richiesta dei pm per aver collaborato con gli inquirenti), e l'ex capogruppo Pdl in Regione Lazio Luca Gramazio a 11 (19 anni e mezzo la richiesta dei pm), l'ex presidente dell'Assemblea capitolina, Mirko Coratti a 6 (4 anni e mezzo la richiesta dell'accusa ), l'ex presidente del municipio di Ostia Andrea Tassone 5 anni contro i 4 chiesti dalla procura, e gli ex consiglieri comunali Pierpaolo Pedetti del Pd a 7 anni(4 anni la richiesta) e Giordano Tredicine del Pdl a 3 anni (4 anni chiesti pm). 

Tra i 19 imputati che rispondevano di associazione di stampo mafioso, accusa inesistente secondo i giudici di primo grado, oltre a Carminati, Buzzi, Panzironi e Gramazio, a processo c'era l'ex dirigente di Eur spa Carlo Pucci condannato a sei anni contro i 19 chiesti dalla procura; i collaboratori di Carminati, Riccardo Brugia, 11 anni di condanna a fronte di una richiesta di 25 anni e 10 mesi di carcere, Roberto Lacopo condannato a sei anni (21 anni chiesti da pm) e Matteo Calvio 9 anni contro i 21 chiesti durante la requisitoria; la segretaria di Buzzi, Nadia Cerrito deve scontare cinque anni (18 anni aveva chiesto il pm), il commercialista Paolo Di Ninno 12 (19 la richiesta dei pm), la compagna dell'imprenditore , Alessandra Garrone 13 anni e sei mesi (18 anni e sei mesi la richiesta), Carlo Maria Guarany cinque anni (19 anni la richiesta) e Claudio Caldarelli 10 (19 anni la richiesta), entrambi stretti collaboratori di Buzzi. Gli imprenditori Agostino Gaglianone e Giuseppe Ietto, ritenuti a servizio dell'associazione, vengono condannati rispettivamente a sei anni e mezzo e quattro anni di carcere; mentre tra gli assolti in primo grado, che torneranno alla sbarra da domani, ci sono anche Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, considerati dalla procura il punto di contatto tra il gruppo e la Ndrangheta.