Caso Consip, archiviate indagini su Woodcock e Sciarelli

Il pm era indagato per falso e, insieme alla giornalista, per rivelazione del segreto d'ufficio. Continuano le indagini su altre 12 persone

Archiviate le indagini del caso Consip sul pm di Napoli Henry John Woodcock e la giornalista di 'Chi l'ha visto' Federica Sciarelli. La decisione è stata presa dalla gip del tribunale di Roma Alessandra Boffi.

Il magistrato, responsabile dell'inchiesta della procura di Napoli sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione, era indagato per falso e rivelazione del segreto d'ufficio, reato quest'ultimo contestato anche alla giornalista. A entrambi era stato attribuito il passaggio ad organi di stampa di alcuni atti riservati, e Woodcock era anche ritenuto coinvolto nella tranche di inchiesta legata all'ex capitano del Noe Gian Paolo Scafarto, ritenuto responsabile della manomissione di alcuni atti istruttori. Proprio da Napoli partirono le indagini svolte a Piazzale Clodio quando Woodcock spedì a Roma, per competenza territoriale, una tranche dell'inchiesta.

Chiuso il fascicolo di piazzale Clodio sul pm, resta aperto il procedimento disciplinare a suo carico presso il Consiglio superiore della magistratura, la cui prima udienza è fissata per il 19 febbraio. I fatti contestati, legati al caso Consip, riguardano in particolare la mancata iscrizione nel registro degli indagati del presidente di Pubbliacqua Filippo Vannoni, da Woodcock sentito solo come persona informata sui fatti, e frasi riportate dal quotidiano 'La Repubblica' e attribuite al magistrato.

Intanto sulla maxi inchiesta di Roma, la procura ha chiesto, la scorsa settimana, altri sei mesi di indagini per 12 persone coinvolte. La proroga riguarda il ministro allo sport Luca Lotti, il generale dei carabinieri Tullio Del Sette, l'ex comandante della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, Tiziano Renzi (padre dell'ex premier), gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo, l'ex parlamentare del Pdl e consulente di Romeo, Italo Bocchino, l'ad di Grandi Stazioni, Silvio Gizzi, Filippo Vannoni, e gli ex manager della centrale acquisti della pubblica amministrazione Domenico Casalino, Luigi Ferrara e Francesco Licci