Scuola, professori in sciopero l’8 gennaio. Lezioni a rischio

I docenti incrociano le braccia contro la sentenza del Consiglio di Stato che esclude i diplomati magistrali dalle graduatorie a esaurimento

Maestri e professori incrociano le braccia l'8 gennaio per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato che il diploma magistrale non è un titolo abilitante. Una “sentenza vergognosa”, spiega Cobas Scuola, che ha indetto lo sciopero e una manifestazione a Roma davanti alla sede del ministero dell'Istruzione. “Migliaia di docenti – si legge nel comunicato – adesso si vedono negare il diritto all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE), e vengono retrocessi a docenti di serie C. Questa sentenza pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti/e di loro hanno avuto nomine annuali dalle GAE, in diversi/e sono già stati/e immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia”.

“Una sentenza ingiusta, spietata e intollerabile, che gioca con la vita di decine di migliaia di lavoratori/trici: così come è insopportabile che il Miur e il governo non abbiano voluto risolvere un problema serissimo non solo per i lavoratori/trici coinvolti ma per tutta la scuola italiana che di questi docenti non può assolutamente fare a meno”.

Tra le sigle coinvolte anche l'Anief, che in un comunicato elenca i motivi per cui ha deciso di aderire allo sciopero. “Vogliamo che siano le ragioni del Diritto e non la Ragion di Stato a decidere del destino di migliaia di diplomati magistrale, immessi in ruolo perché abilitati e con esperienza in molti casi decennale e che sia ribadito che l’unico criterio per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento è ed è sempre stato solo il possesso del titolo abilitante”.

E' necessario, secondo l'organizzazione, “che si smetta una buona volta con la favola che i diplomati magistrale non hanno esperienza a scuola” e che “non si considerino i diplomati magistrale come abilitati a targhe alterne: lo sono finché rimangono precari a vita e lavorano dalle graduatorie d’istituto, non lo sono più se vogliono entrare in GaE e aspirare al ruolo”. L'associazione chiede inoltre “un intervento del Miur e una soluzione politica alla vicenda dei diplomati magistrale, abilitati dallo Stato fino al 2002 ma sempre tenuti fuori dalle GaE”.

Proprio a questo proposito, domani è previsto un incontro al ministero con i diversi rappresentanti sindacali per cercare una via d'uscita. Solo allora si capirà se lo sciopero sarà confermato o meno.