Puglia, torna la guerra tra clan: doppia sparatoria in strada a Bitonto, morta anziana

Il presunto obiettivo dell'agguato, un 20enne con precedenti, è rimasto ferito. Si è fatto scudo con la signora di 84 anni

La lotta fra i clan torna ad insanguinare la Puglia. Il teato della sparatoria, questa volta, è la cittadina di Bitonto nel barese. A farne le spese un'anziana ed ignara passante, l'84enne Anna Rosa Tarantino, colpita da una pallottola vagante attorno alle 8.30 del mattino e morta nel corso del trasporto in ospedale dopo essere stata ferita gravemente. Il probabile obiettivo dell'agguato era un giovane 20enne della zona, Giuseppe Casadibari, con precedenti penali per diversi reati tra i quali lo spaccio, rimasto anch'egli ferito al torace ma non in pericolo di vita. Fra le ipotesi, ancora da confermare, anche quella che il ragazzo possa essersi fatto scudo con la donna. La sparatoria è avvenuta vicino a piazza Caduti del terrorismo, a pochi passi dal centro storico della cittadina pugliese. Mezz'ora dopo c'è stata un'altra sparatoria, questa volta sotto la casa di un presunto capoclan.

Dopo l'accaduto il comune di Bitonto ha deciso di annullare tutti gli eventi pubblici organizzati per le festività e di proclamare il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Il sindaco della cittadina pugliese, Michele Abbaticchio si è detto "a pezzi" per il fatto di sangue capitato sul territorio comunale. "E' assurdo che venga meno la vita di una persona innocente – dice ancora – ed è altrettanto assurdo che continuiamo a tollerare che ci siano operazioni di spaccio nel territorio. La nostra comunità si sente come un'unica persona con la famiglia stessa". Tra le varie voci che si sono alzate per commentare l'accaduto spicca quella dell'associazione Libera secondo cui i colpi di arma da fuoco sparati a Bitonto hanno: " ammazzato il diritto di passeggiare per la sua città di una anziana donna". Per questo motivo: "Servono fatti concreti e continuità di azioni. La morte di Anna Rosa richiama tutti alla corresponsabilità, all' essere cittadini più attivi, più consapevoli, più attenti. C'e' bisogno di una nuova Resistenza etica, sociale e politica".