"Quando abbiamo fatto quel titolo Bastardi islamici per noi era scontato che ci si riferisse ai terroristi, perche' 'islamici'. Era solo un aggettivo relazionale del sostantivo 'bastardi' e serviva a definire la matrice islamica degli attentati e non ho scritto, infatti, 'bastardi musulmani'". Il direttore de La Verità ed ex direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ha spiegato in questo modo il titolo choc con cui Libero è comparso in edicola la mattina del 14 novembre 2015, dopo gli attentati terroristici della notte prima a Parigi.
Per quel titolo Belpietro è a processo a Milano con l'accusa di con l'accusa di "offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone", aggravate dalla finalità di odio razziale. Lo hanno denunciato una decina di fedeli musulmani e alcune associazioni, tra cui il Caim, Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Monza, che si è costituito parte civile, e il Movimento degli africani. Per Belpietro quel titolo, seppur forte, non aveva l'intento di offendere tutti gli islamici ma solo da coloro che, al grido di Allah Akbar, avevano commesso la strage al Bataclan, allo Stade de France e sparato agli avventori dei locali nella zona della Bastiglia. "I terroristi che ammazzano a sangue freddo sono bastardi", ha messo in chiaro Belpietro, rispondendo alle domande del pm Piero Basilone durante l'esame in aula.
Il direttore de La Verità ha chiarito che da parte sua e dei suoi giornalisti non c'era alcun intento di offendere i musulmani in generale ma solo di stigmatizzare il fatto che "c'è qualcuno che ammazza in nome dell'Islam e – ha aggiunto – non sono certamente questi titoli ad aumentare l'islamofobia, ma è invece normale che dopo questi attentati si crei diffidenza". L'idea, poi, ha spiegato, è stata mutuata da un tabloid di San Francisco, che all'indomani dell'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 è uscito in edicola con il titolo Bastards. In quel caso, tra l'altro, la matrice jihadista non era ancora chiara. Nel 2015, invece, per Belpietro era evidente che a colpire era stata l'Isis e in redazione era venuta l'idea di utilizzare l'aggettivo "islamici" dopo il sostantivo "bastardi" per definire i terroristi "che ammazzano a sangue freddo". Si tornerà in aula il 4 dicembre per ascoltare i testimoni della difesa e per le conclusioni delle parti.