Codice antimafia, Boccia a Bindi: “Rischio dogma che crea solo danni”
Il codice antimafia "lo abbiamo letto molto bene e sembra che i profili di incostituzionalità non sono solo la nostra riflessione ma anche di altri. Vale la pena approfondire evitare dogmi che in questo paese fanno solo danni, piuttosto che costruire una società aperta e inclusiva, creano solo ansia". Così Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, risponde, a margine del convegno 'Crescita vs Crisi' in corso a Roma all'Hotel Parco dei principi, a Rosy Bindi che oggi da Napoli ha invitato Confindustria a leggere bene la legge perché "questa riforma è più garantista nei confronti di chi subisce il sequestro dei beni". "L'ipotesi di presunzione di colpevolezza e di sequestro di imprese è un danno grave - aggiunge - Gli imprenditori vivono di reputazione e una volta che si fa un errore quando restituiamo l'impresa, l'impresa è fallita e questo è un danno all'economia. L'economia è un fondamentale per un paese e non un marginale al pari del diritto".