Roma, ribaltone all’Atac: la Raggi nomina Simioni presidente

Un manager che viene dal Nordest (stessa zona dell'assessore alle Partecipate Colomban) con importanti esperienze nel trasporto pubblico

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha indicato Paolo Simioni come nuovo presidente e amministratore delegato di Atac. Lo comunica il Campidoglio in una nota. Nel corso degli ultimi sedici anni Simioni, in qualità di amministratore delegato, ha acquisito "un'importante esperienza nella gestione di aziende operanti nel settore dei trasporti, in regime di concessione, e in quello della riqualificazione, valorizzazione commerciale di infrastrutture di mobilità e nel mondo Retail- si legge nel comunicato – In particolare, l'esperienza è maturata all'interno di realtà complesse sia in ambito Aeroportuale, in Italia ed all'estero (SAVE / Aeroporto di Venezia SpA; Catullo / Verona e Brescia SpA; Aertre / Treviso SpA e BSCA / Bruxelles South Charleroi Airport SA), sia in quello Ferroviario (Centostazioni SpA – Gruppo Ferrovie dello Stato SpA), dove ha affrontato diversi progetti di business". La nomina di Simioni (che viene dalla provincia di Treviso come l'assessore alle Partecipate Colomban) rafforza l'ala "imposta" dall'esterno e riconducibile a Casaleggio. Sembra uscire sconfitta la posizione dell'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo che, nei giorni scorsi, aveva criticato alcune scelte dell'amministrazione capitolina attirandosi l'ira della sindaca Raggi tanto che, fino ad oggi s'ipotizzavano anche le sue dimissioni.

Non è chiaro che fine farà l'atuale amministratore unico dell'Atac, Manuel Fantasia. Nel comunicato della Giunta capitolina non se ne fa cenno e lo stesso Fantasia, uscendo dalla riunione, ha risposto alle domande con un "non comment". Un'ipotesi, visto quanto scritto più avanti nel comunicato, è che Fantasia rimanga come membro del consiglio di amministrazione che sarà formato da tre persone.

"La Giunta capitolina aveva già approvato una delibera per rendere più funzionale la governance di Atac nell'ottica di una migliore erogazione dei servizi pubblici locali – prosegue il comunicato il Campidoglio – Con questo obiettivo è stata adottata una modifica nella composizione del Consiglio di amministrazione: i componenti del Cda saranno tre, optando così per la formula collegiale in luogo di quella attuale monocratica. La variazione è stata introdotta in linea con la riforma dello statuto della società, cui ha dato il via libera l'Assemblea Capitolina con la deliberazione 149/2016 in conformità al Testo unico delle partecipate. La modifica dell'assetto societario non comporta aggravi di spesa: le norme in vigore prevedono che il cda delle partecipate non possa pesare sulle casse societarie più dell'80% di quanto costava il cda nel 2013".