Il premier Paolo Gentiloni apre all'ipotesi dell'uso di navi militari italiane contro i trafficanti di uomini nel Mediterraneo. La richiesta al nostro paese è stata ribadita dal primo ministro di Tripoli, Fayez al-Sarraj, durante l'incontro di ieri con il presidente del Consiglio a Palazzo Chigi ed è all'esame del ministero della Difesa. "Le decisioni che prenderemo verranno valutate d'intesa con la Libia e, innanzitutto, con il Parlamento", ha spiegato Gentiloni. Si tratterebbe di "un salto di qualità nel supporto logistico alla Guardia costiera libica e nel contrasto ai trafficanti di uomini" il commento del ministro dell'Interno, Marco Minniti.