La polizia ha arrestato Giuseppe Mastini, detto Johnny Lo Zingaro, latitante evaso il 30 giugno scorso dal carcere di Fossano (Cuneo) durante un permesso di lavoro.
Gli agenti della Direzione centrale anticrimine hanno messo in campo sofisticate tecnologie per rintracciarlo, ma è stato l'amore per una donna a tradirlo. Una volta fuggito, Johnny Lo Zingaro si è recato a Pietrasanta, in provincia di Lucca, a casa di Giovanna Truzzi, 58 anni. Gli investigatori della polizia di Stato e della polizia penitenziaria lo hanno individuato e seguito elettronicamente una volta che il criminale si è allontanato da quell'appartamento, insieme alla donna, a sua volta evasa dagli arresti domiciliari che stava scontando.
La coppia ha trovato ospitalità a taverne d'Arbia, in provincia di Siena, da alcuni parenti della donna che, per l'occasione, avevano anche acquistato un nuovo materasso. Gli agenti sono entrati in azione fingendosi dei corrieri, una volta all'interno hanno segnalato la presenza dell'uomo facendo scattare l'irruzione, che è stata coordinata dal Servizio centrale operativo.
Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha telefonato al capo della Polizia Franco Gabrielli per congratularsi dell'operazione eseguita dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalle Squadre mobili di Cuneo, Lucca e Siena e dalla Polizia Penitenziaria che ha portato all'arresto di Giuseppe Mastini, detto Jonny lo Zingaro, già condannato all'ergastolo ed evaso dalla casa di reclusione di Fossano lo scorso 30 giugno. "Voglio ringraziare – ha sottolineato il ministro Minniti – la Polizia di Stato e la polizia Penitenziaria che, con alta professionalità e con un'articolata attività l'indagine sono riusciti ad assicurare alla giustizia un pericoloso latitante".