Milano, case popolari: Degrado e topi ‘padroni’ di via Grigna

Rosicchiano tutto, anche i vestiti: i topi sono diventati i veri padroni del palazzo milanese di proprietà dell'Aler

Entrano dalle cantine, passano dai buchi nel muri esterni e rosicchiano tutto. Perfino i vestiti. I topi sono diventati i veri padroni del palazzo milanese di proprietà dell'Aler di via Grigna, 22. É stato costruito ai primi del '900, come il lussuoso circolo Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, in via Arimondi, i palazzi e le villette in stile Liberty tra piazza Firenze e agli ex stabilimenti dell'Alfa Romeo del Portello, ma l'edificio dove abitano un'ottantina di famiglie ha retto molto peggio agli assalti del tempo.

Ormai è un insieme di muri scrostati e di storie difficili. C'è chi in quel cortile è nato, chi è arrivato di recente da altri Paesi e chi dopo aver perso lavoro e appartamento a causa della crisi, è stato costretto a chiedere un alloggio popolare. C'è anche chi ha sfondato una porta e occupato e chi, senza chiedere a nessuno, ha fatto di una cantina la sua casa. Una convivenza complicata, che di recente si è trasformata in una miscela esplosiva. "I topi sono entrati nell'armadio e hanno divorato i miei vestiti", lamenta un'inquilina di origine eritea che vive al piano terra. "Entrano dalle tubature nelle cantine e poi salgono nelle scale e invadono il giardino interno", aggiungono Antonietta Spagnolo, Elena Haupp e Aldo Montessoro, anche loro residenti nel palazzo.

Il rischio che possano mordere i bambini che giocano o i malcapitati che vanno a gettare la spazzatura è tutt'altro che remoto. Nel cortile, infatti, sono allineati i bidoni della raccolta differenziata. L'odore del cibo attira topi e scarafaggi, che invece di finire nelle trappole predisposte da Aler, invadono il palazzo. Una situazione allarmante, ma ricorrente nei palazzi delle periferie di Milano, aggravata dal fatto che dove gli inquilini non pagano gli affitti con regolarità il servizio di portineria viene sospeso. Aler nelle scorse settimane ha cercato di risolvere il problema della pulizia e dei topi con nuove trappole, veleni e interventi programmati dei giardinieri. Tutto inutile.

Così, dopo un sopralluogo della responsabile dell'ufficio servizi Marisa Cozzi, anche il presidente di Aler Milano, Angelo Maria Sala, su invito del consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante, che a fine maggio aveva già incontrato gli inquilini di via Grigna, ha voluto vedere da vicino la situazione per rendersi conto di persona degli interventi straordinari da programmare. Primi tra tutti al disinfestazione dai roditori e la pulizia di scale, cantine e cortile. La lista però è lunga: servirebbero alcuni interventi in muratura, nuove grondaie e bisognerebbe riverniciare facciate e spazi comuni. Tutti interventi costosi ai quali l'Aler del capoluogo lombardo – coi i suoi 72mila alloggi da gestire, i conti in rosso per 57milioni di euro e il problema dell'abusivismo dilagante – non può fare fronte immediatamente.